Molte le reazioni alla vicenda che sta destando l’attenzione dell’opinione pubblica e che riguarda la realizzazione di una ‘pista tattile’ per non vedenti o ipovedenti ad Erice.
L’intervento, che ha portato a rimuovere parte del basolato della
pavimentazione del centro, è stato oggetto di numerose richieste di chiarimenti. Il tema è la necessaria armonizzazione di due sfere giuridiche entrambe dal valore universale e imprescindibile: la tutela del patrimonio artistico e storico da una
parte, l’accessibilità e la fruibilità degli spazi pubblici attraverso l’abbattimento delle cosiddette ‘barriere architettoniche’ dall’altra. Una sintesi possibile, se perseguita come obiettivo primario dai decisori e dagli amministratori.
I riflettori si erano accesi grazie alla segnalazione del Consigliere comunale Simone Vassallo cui aveva risposto immediatamente la Capogruppo regionale Udc Eleonora Lo Curto contattando la Soprintendenza ai Beni culturali di
Trapani e il Dirigente Riccardo Guazzelli per effettuare un sopralluogo ad Erice. Anche l’Assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà si era mosso immediatamente a questo stesso fine.
Le reazioni, in questi giorni, si sono susseguite una dietro l’altra, in modo del tutto trasversale agli schieramenti politici. Il Consigliere e Vicepresidente del Consiglio comunale Alessandro Barracco ha osservato che “il Comune di Erice non si è
dotato del PEBA, Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche. E la sua assenza è dimostrata da quello che sta succedendo in queste ore”. Barracco ha protocollato via PEC una richiesta di accesso agli atti urgente, al Comune di
Erice, alla Soprintendenza ai BBCCAA di Trapani e all’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana, in merito all’intervento in fase di realizzazione tra Piazza Carmine e Piazza della Loggia con bande per ipovedenti tipo Loges: “E’ uno scempio che non è ammissibile – ha osservato ancora – su un basolato storico come quello di Erice.
Invece delle piastre si potevano benissimo disporre i Sensori IR, assolutamente non invasivi e rispettosi della storia millenaria di Erice”.
Ha chiesto chiarimenti anche la consigliera Simona Mannina. “Nella giornata di ieri, appena ho preso visione dell’intervento effettuato, ho inviato Pec con carattere di urgenza agli uffici competenti per chiedere delucidazioni sul
lavoro effettuato con contestuale richiesta di accesso agli atti. È importante non solo bloccare al più presto i lavori e ripristinare lo stato ex ante ma capire CHI ha autorizzato questo scempio e quali somme sono state investite nonché
quelle per porvi rimedio, con possibile danno erariale…Occorre l’estrema urgenza in quanto c’è da tutelare un bene fondamentale che attiene alla storia di Erice, lo storico e pregiato basolato di Erice Capoluogo. Ci sono diversi modi per
abbattere le barriere architettoniche non certo rovinare il prestigioso basolato di Erice”.
Leo Torre, coordinatore ericino della Lega Salvini Premier, ha osservato: “Lodevole l’interessamento della Giunta Toscano per i disabili, ma totalmente incomprensibile pensare di sradicare un basolato storico con peculiarità artistiche e culturali per sostituirlo con un tracciato a dir poco post-moderno. Questo è quello che sta succedendo in vetta ad Erice in prossimità di Porta Spada. Uno scempio. Progetti di questa importanza, in luoghi altrettanto importanti da un punto di vista culturale e storico, dovrebbero passare da una progettualità congruente, con materiali di pregio e di rilievo artistico.
Non si può improvvisare. Pertanto la Lega di Erice chiede al Sindaco Toscano di intervenire immediatamente per bloccare i lavori, di ripristinare nel più breve tempo possibile lo status quo del luogo e di impegnarsi alla realizzazione di
una pista per non vedenti che abbia la dignità del centro storico della vetta, prezioso patrimonio di proprietà di tutti gli ericini che necessita di essere valorizzato e non di deturpamento”.
L’Amministrazione comunale ha diramato alcune prime dichiarazioni: “Il percorso per ipovedenti – si legge – nasce dall’esigenza di dotare l’area di attesa definita nel Piano di Protezione Civile in piazza del Carmine, di un servizio per
diversamente abili che dall’area individuata dal Piano porta in un luogo di sicuro soccorso (parcheggi antistanti).
L’inserimento del progetto del percorso per ipovedenti ha consentito in sede di valutazione di ottenere un maggiore punteggio e un miglioramento del posto in graduatoria, utile ad acquisire il finanziamento. Si precisa che il percorso per
ipovedenti è stato realizzato smontando e non distruggendo le basole esistenti, dunque senza arrecare loro alcun danno, come previsto dal progetto approvato”. “A seguito di alcune utili considerazioni espresse da diversi cittadini ericini,
questa Amministrazione – si aggiunge – ha avviato un momento di dialogo e di confronto per migliorare in sede esecutiva la realizzazione del percorso e rendere l’infrastruttura di Protezione Civile maggiormente condivisa”.
Sul tema è intervenuta anche la neo Presidente provinciale del PD Valentina Villabuona: “Non è possibile che non ci sia una soluzione diversa per abbattere le barriere architettoniche rispettando la storia di Erice. Ho letto le precisazioni
dell’Amministrazione, capisco l’importanza dell’opera, ma se il risultato è questo bisogna fermarsi e capire come recuperare”.
Nel frattempo Custonaciweb ha lanciato una petizione tramite Change.org (https://www.custonaciweb.it/aiutaci-a- salvare-erice-firma-anche-tu-la-petizione-perche-il-nostro-borgo-medievale-resti-comera/)
“Questa mattina, sulla piattaforma Change.org, – si legge in apertura – abbiamo lanciato una petizione dal titolo
“SALVIAMO L’ANTICO BASOLATO DI ERICE” nella quale chiediamo alla Sindaca Daniela Toscano di Erice “di intervenire immediatamente per bloccare i lavori di realizzazione del percorso per ipovedenti a Erice e di ripristinare nel
più breve tempo possibile lo stato DELL’ANTICO BASOLATO MEDIEVALE, smontato per far spazio al nuovo percorso”.
Nella stessa petizione aggiungiamo che “Progetti di grande importanza, come il percorso di orientamento, guida e sicurezza per persone ipovedenti e disabili, se realizzati in luoghi di grande importanza storico-culturale ed artistica come
il Borgo Medievale di ERICE, non possono essere improvvisati ma congrui e perfettamente integrati con il contesto nel quale vengono realizzati”.
F.S.