Indicazioni operative per agevolare le strutture ospedaliere nella gestione del rischio di contagi da Covid-19 dopo l’ordinanza del ministero della Salute del 28 aprile scorso. Sono quelle contenute nella circolare del dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe) dell’assessorato della Salute della Regione Siciliana inviata ad aziende sanitarie e ospedaliere e agli altri enti interessati. Il documento contiene prescrizioni sia sull’uso delle mascherine sia sui tamponi per l’accesso a ospedali e ambulatori pubblici e privati.
L’utilizzo delle mascherine resta obbligatorio per operatori, visitatori e utenti in tutti i reparti di degenza, in tutti gli ambulatori o centri specialistici con pazienti fragili o immunodepressi e per chi presenta sintomatologia respiratoria all’interno delle sale d’attesa delle strutture sanitarie, pronto soccorso inclusi. L’obbligatorietà vale anche nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, tra cui quelle di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, hospice, centri di riabilitazione e strutture residenziali per anziani.
L’obbligo delle mascherine non è valido per i bambini al di sotto dei sei anni e per chi ha patologie o disabilità che siano incompatibili con il loro utilizzo; allo stesso modo sono esentati dall’obbligo coloro i quali devono comunicare con persone con disabilità, ad esempio sorde, per cui il dispositivo di protezione sarebbe d’ostacolo.
La mascherina è, invece, raccomandata per operatori, accompagnatori e utenti in tutte le sale d’attesa, anche in assenza di sintomatologia respiratoria, e, a discrezione del medico, in tutti gli ambulatori di medicina generale e dei pediatri di libera scelta e in quelli delle strutture sanitarie per le quali non è già prevista l’obbligatorietà.
Per quanto riguarda i tamponi, questi sono obbligatori per i pazienti che accedono al pronto soccorso o al ricovero ospedaliero, anche in Day hospital e Day Surgery, nel caso in cui presentino già sintomi respiratori o li sviluppino durante la permanenza. In ogni caso, le direzioni sanitarie possono estendere i test antigenici all’ingresso anche ai pazienti asintomatici. Lo stesso vale per i pazienti che devono essere trasferiti in altri reparti o strutture: in questo caso il tampone può essere effettuato anche in assenza di sintomi.
Per quanto riguarda l’ingresso nelle strutture ambulatoriali, anche in questo caso il test è necessario per i pazienti con sintomatologia respiratoria, mentre è a discrezione delle direzioni delle Aziende sanitarie per i pazienti asintomatici. L’esecuzione del tampone è richiesta anche per tutti i nuovi ingressi o rientri dal ricovero per gli ospiti delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali.
Insieme alle indicazioni della circolare, basate sull’ordinanza del ministero della Salute del 28 aprile, su mascherine e tamponi le direzioni sanitarie possono autonomamente adottarne di più restrittive rispetto a quelle previste nei casi o meno di obbligatorietà.
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