Una riorganizzazione territoriale che valorizza il territorio, la presenza e il dialogo della Cisl con le realtà locali, nuove iniziative per i giovani e una richiesta di maggiore sinergia fra le istituzioni e le parti sociali in un momento di forte crisi. Sono alcuni dei punti che sono stati al centro dei lavori del consiglio generale Cisl Palermo Trapani, che si è svolto al San Paolo palace di Palermo. I delegati rappresentanti di tutte le categorie di lavoratori, si sono riuniti per fare il punto della situazione sulle vertenze, le condizioni del territorio e sui prossimi impegni del sindacato. Fra le novità, la costituzione di un tavolo di lavoro permanente denominato “Territorio 2.0”che avrà il compito di far crescere la capillarità territoriale del sindacato attraverso una forte sinergia tra confederazione, federazioni, enti, associazioni e servizi della Cisl. “Abbiamo voluto rendere la nostra organizzazione territoriale compatibile con la composizione dei distretti socio-sanitari – ha detto aprendo i lavori il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana – creando le nostre zone in corrispondenza dei comuni capofila degli stessi distretti. Una modifica nata perché abbiamo avuto modo di constatare, nel tempo, quanto sia importante esserci nel momento in cui si prospetta l’utilizzo delle risorse in quanto attraverso l’azione delle nostre sedi comunali siamo nella condizione di intercettare i bisogni e strutturare scale di priorità”. “Dalle azioni messe in campo dai distretti, passano le decisioni che riguardano le politiche sociali e assistenziali come quelle relative al tema della non autosufficienza, dell’assistenza domiciliare, e tante altre che sono cruciali per la qualità della vita delle persone ma anche come strumento di aiuto per le famiglie. Una novità anche per l’organizzazione all’interno della città di Palermo: nomineremo i responsabili circoscrizionali della Cisl e sarà a loro demandato il compito di interfacciarsi con le circoscrizioni, perché siamo convinti che la politica debba virare sempre di più sul decentramento amministrativo”. Da qui poi l’appello alla politica “le famiglie sono in sofferenza, i poveri aumentano, e in questa categoria ormai rientrano anche coloro che lavorano ma non riescono più a sostenere le spese. Al di là della strategia dei bonus che risolvono solo sul momento una necessità, serve impostare il futuro con strategie di sviluppo concrete, che partano dalla sburocratizzazione, alla realizzazione delle infrastrutture mancanti e all’incentivazione dell’occupazione. Bisogna farlo subito e bisogna farlo lavorando in sinergia”. Fra le altre nuove iniziative del sindacato l’impegno sul fronte dei giovani, partendo dall’analisi dei dati Istat, che raccontano che a Palermo (fino ai 35 anni) il tasso di disoccupazione giovanile supera il 37 per cento, il 25 a Trapani. Il dato medio sulla disoccupazione resta su quasi 20 per cento nel capoluogo (quasi 80 mila disoccupati) e 16 a Trapani (circa 22mila). In entrambe le realtà, circa il 22 per cento delle famiglie vivono in condizioni di povertà relativa. “Sono spesso i più giovani che possono aprire gli occhi verso mondi nuovi e spesso inesplorati dal punto di vista sindacale; per questo motivo riteniamo che il titolo del progetto ‘Impariamo dai Giovani’ possa dare l’idea del percorso che vogliamo intraprendere per avvicinarci sempre di più e comprendere il mondo giovanile, le loro esigenze, e cercare di cambiare insieme a loro ciò che non va, che li limita che non li lascia esprimere al meglio. Tutto con la forza e i valori tipici del nostro sindacato”. Sulle proteste in corso sulla manovra del governo nazionale, il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana ha aggiunto: “riteniamo che la posizione assunta dalla nostra confederazione di non scioperare sia l’unica scelta ragionevole. Serve un intervento immediato del governo su tutti quei punti della manovra che la Cisl, attraverso il suo giudizio articolato, ritiene da modificare per migliorare le condizioni di vita del Paese e delle persone. Si parte dal patto fiscale, dalle pensioni, per continuare poi con l’impegno per l’occupazione, investimenti, infrastrutture, transizione energetica, formazione, politiche attive e politica dei redditi necessaria per contrastare l’inflazione e poi scuola, pubblico impiego, sanità, welfare e rinnovo dei contratti”. Sulla piaga degli incidenti sul lavoro, dopo tutti gli ultimi episodi, la Cisl Palermo Trapani ha deciso di “continuare l’azione di grande sensibilizzazione, formazione e proposta sul tema della salute e della sicurezza sul lavoro. Basta morti sul lavoro. Chi esce per andare a lavorare deve tornare a casa dalla sua famiglia. La giornata dedicata alle Vittime del Dovere che avrà luogo il prossimo giovedì 30 marzo 2023, sarà dunque un forte momento di riflessione su un tema che purtroppo è diventato nel tempo una vera piaga sociale”. A concludere i lavori, il segretario generale Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio. “Presto ci confronteremo con il governo regionale, abbiamo lanciato le nostre proposte per un ‘cantiere Sicilia’, un piano anti-crisi che necessita di un’intesa larga tra governo e parti sociali sui temi cruciali: dall’occupazione alla pubblica amministrazione, dalle infrastrutture alla transizione ecologica, digitale ed energetica; dalle politiche sociali alla sicurezza sul lavoro, al caro energia” . “Bisogna ridisegnare l’assetto economico e sociale della nostra regione, serve avviare un percorso chiaro dando risposte su tante emergenze, un progetto di rilancio costruito sulle risorse a vario titolo disponibili a partire dai fondi del Pnrr, da gestire secondo una governance unitaria e coordinata con quelli strutturali Ue. Nell’immediato è urgente, affrontare e risolvere l’emergenza energetica perché famiglie e imprese sono in sofferenza, potenziare le politiche sociali e sanitarie, lavorare sull’inclusione sociale, fare un grande accordo sulla sicurezza sul lavoro, e pensare al tema della famiglia, delle donne, e dei giovani, all’occupazione e al loro future. Per tutto questo serve una coesione sociale e lavorare insieme, nel confronto sulle questioni cruciali”.