“ In Sicilia il sistema dell’erogazione gratuita degli alimenti senza glutine è ancora fermo ai buoni cartacei, una vera e propria limitazione per i pazienti siciliani che ricevono la forma di assistenza e sono costretti ad utilizzare le somme a disposizione depositando i buoni in un unico esercizio o farmacia, mentre in 17 delle 21 regioni italiane la digitalizzazione consente un uso più razionale del contributo”. Lo dice Valentina Chinnici parlamentare regionale del partito democratico che sull’argomento ha presentato un ordine del giorno approvato all’unanimità dal parlamento regionale.
“L’adozione, di buoni in forma di card digitale – continua – favorirebbe la reale diversificazione dei canali distributivi (farmacie, grande distribuzione organizzata, supermercati, negozi specializzati), la circolarità dell’erogazione nelle diverse regioni e una trasparente rendicontazione e conseguente risparmio oltre alla spendibilità frazionata che consentirebbe al paziente di ritirare gli alimenti in base al fabbisogno come accade per le necessità comuni.
La Sicilia, fanalino di coda nel processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione, rischia di restare indietro sul fronte degli interventi a garanzia dei pazienti celiaci e della loro libertà di potersi muovere senza penalizzazioni e rischi. E’ importante che il governo regionale ponga in essere tempestivamente tutte le iniziative di propria competenza allo scopo di giungere alla digitalizzazione dei buoni spesa prendendo anche parte al tavolo tecnico ministeriale per affrontare e risolvere, congiuntamente alle altre regioni, le questioni ostative alla libera mobilità dei pazienti affetti da celiachia esposti al rischio di non poter acquistare fuori regione quanto necessario”.
Celiachia. Chinnici: buono per erogazione alimenti senza glutine cartaceo penalizza pazienti. Sicilia si allinei a regioni che hanno scelto digitalizzazioni
“ In Sicilia il sistema dell’erogazione gratuita degli alimenti senza glutine è ancora fermo ai buoni cartacei, una vera e propria limitazione per i pazienti siciliani che ricevono la forma di assistenza e sono costretti ad utilizzare le somme a disposizione depositando i buoni in un unico esercizio o farmacia, mentre in 17 delle 21 regioni italiane la digitalizzazione consente un uso più razionale del contributo”. Lo dice Valentina Chinnici parlamentare regionale del partito democratico che sull’argomento ha presentato un ordine del giorno approvato all’unanimità dal parlamento regionale.
“L’adozione, di buoni in forma di card digitale – continua – favorirebbe la reale diversificazione dei canali distributivi (farmacie, grande distribuzione organizzata, supermercati, negozi specializzati), la circolarità dell’erogazione nelle diverse regioni e una trasparente rendicontazione e conseguente risparmio oltre alla spendibilità frazionata che consentirebbe al paziente di ritirare gli alimenti in base al fabbisogno come accade per le necessità comuni.
La Sicilia, fanalino di coda nel processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione, rischia di restare indietro sul fronte degli interventi a garanzia dei pazienti celiaci e della loro libertà di potersi muovere senza penalizzazioni e rischi. E’ importante che il governo regionale ponga in essere tempestivamente tutte le iniziative di propria competenza allo scopo di giungere alla digitalizzazione dei buoni spesa prendendo anche parte al tavolo tecnico ministeriale per affrontare e risolvere, congiuntamente alle altre regioni, le questioni ostative alla libera mobilità dei pazienti affetti da celiachia esposti al rischio di non poter acquistare fuori regione quanto necessario”.