Il vice sindaco Paolo Ruggieri, il presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano e il presidente della locale sezione dell’Anpi Giuseppe Nilo hanno deposto una
corona d’alloro sulle lapidi di San Gerolamo che ricordano i partigiani marsalesi
Con una semplice cerimonia questa mattina l’amministrazione Grillo ha celebrato il 76esimo anniversario della Liberazione avvenuta il 25 aprile del 1945. La
manifestazione odierna cui hanno preso parte il vice sindaco Paolo Ruggieri, il
presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano e il presidente della sezione
marsalese dell’A.N.P.I. Giuseppe Nilo, ha avuto inizio con la scopertura di una nuova lapide, accanto a quella già esistente. Ciò per onorare la memoria di ulteriori tre
partigiani che sacrificarono la loro vita per la liberazione dall’oppressione nazifascista
e a cui si è risalti grazie agli studi e alle ricerche condotti dal Presidente della locale
sezione dell’Anpi. Si tratta di Giuseppe Currò caduto a Borgo Fornari il 21 aprile 1945,
di Pietro Giacalone perito a Gorizia il 30 settembre 1943 e di Antonino Marino
trucidato a Napoli il 21 gennaio 1945. Dopo la scopertura della nuova Lapide le
autorità presenti hanno deposto una corona d’alloro. A impartire la benedizione è
stato l’arciprete Don Marco Renda.
Ieri il sindaco Massimo Grillo era intervenuto in merito al gesto perpetrato in danno della targa che ricorda tre partigiane marsalesi sul lungomare Colonnello Maltese, nei pressi del parco giochi per bambini. “Una posizione isolata, che non rappresenta in alcun modo la comunità marsalese. Un gesto di stupidità davanti al quale la città reagisce con fermezza – ha affermato il sindaco. Un atto vandalico che nella mente di chi lo ha partorito intende offendere la Resistenza e i suoi caduti. Nelle scorse settimane, inoltre, delle svastiche erano comparse tra le vie cittadine. Prontamente
abbiamo provveduto a coprirle – sottolinea ancora il primo cittadino. Al di là delle
svastiche, delle croci celtiche e degli slogan comparsi in passato per le vie del
centro, MARSALA ha un’identità repubblicana, democratica e antifascista
testimoniata dalla sua storia e dalla Medaglia d’oro al valor civile ricevuta nel 1960
dall’allora Presidente Gronchi”.