Livio Marrocco: “Un traguardo storico per Trapani e la Sicilia”
“Siamo ormai ad un passo dall’inizio dei lavori finanziati con il PNRR che vedranno il recupero totale dell’intero Castello della Colombaia, simbolo non solo storico per l’intera comunità trapanese ma anche culturale per tutta la regione Sicilia.”
Lo dichiara l’on. Livio Marrocco, Presidente dell’Istituto di Studi Economici e Sociali Nova Civitas.
“I 27 milioni stanziati a valere del PNRR sono frutto di un impegno continuo e costante, silenzioso, che inizia con l’Assessore Samonà ed è proseguito con Scarpinato” sottolinea Marrocco.
“Come presidente di Nova Civitas, che ha adottato la Colombaia come suo logo distintivo, sono particolarmente orgoglioso di questo risultato. Abbiamo lavorato per difendere questo simbolo da sempre, fin dal 2010 quando feci finanziare la sua messa in sicurezza”.
Marrocco ha inoltre voluto ricordare il contributo di figure chiave in questo processo: “Colgo l’occasione per ringraziare l’ex assessore Alberto Samonà e soprattutto il compianto capo della sua segreteria, Antonio Triolo. Insieme abbiamo costruito il percorso che oggi finalmente vede la luce con l’imminente inizio dei lavori”.
In concomitanza con l’avvio dei lavori, Nova Civitas insieme a l’Ente di Istruzione e Formazione Professionale Futura con il contributo dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana sta organizzando un ciclo di conferenze dal titolo “Colombaia, libro di pietra”.
“Questi incontri, rivolti a scuole e associazioni locali, mirano a condividere le nuove scoperte effettuate sul Castello della Colombaia e a discutere le problematiche e le potenzialità legate al suo recupero,” spiega Marrocco.
Il programma prevede presentazioni illustrate tenute da esperti, tra cui l’Arch. Giovanni Vultaggio, autore di recenti pubblicazioni sul castello, oltre a momenti di interazione con il pubblico.
“Invito tutte le realtà del territorio interessate a partecipare a questi importanti momenti di conoscenza e confronto sul futuro di uno dei simboli più preziosi della nostra città e della nostra regione,” conclude Marrocco.