Un percorso espositivo che presenta le opere realizzate dagli scultori della famiglia dei Gagini, tra il XV e il XVII secolo. Con la mostra che sarà inaugurata domani, giovedì 2 febbraio, alle ore 17 nel Palazzo Comunale di Acireale, nel Catanese, si conclude il progetto “Sicilia Terra di Approdi: I Gagini di Bissone. Museo Diffuso delle opere dei Gagini nella Provincia di Catania”.
All’inaugurazione saranno presenti il prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, il sindaco di Acireale Stefano Alì, il vescovo di Acireale e presidente della Cesi Antonino Raspanti, il soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Catania Irene Donatella Aprile, l’assessore comunale alla Cultura Fabio Manciagli. In collegamento online parteciperà anche Andrea Incerti, primo cittadino di Bissone, località del Canton Ticino (Svizzera) da cui proviene la famiglia dei Gagini. Durante l’evento saranno presentati il video, il sito web e gli opuscoli illustrativi delle opere dei Gagini presenti nel territorio etneo.
L’esposizione, ideata e realizzata grazie alla sinergia tra Soprintendenza, Comune e Curia diocesana, racconta il patrimonio culturale creato dai Gagini per i centri urbani della provincia di Catania e per le chiese di Linguaglossa, Randazzo, Castiglione e Aci Catena. Un vero e proprio “Museo Diffuso” che rende il territorio un percorso narrativo attraverso il quale conoscere le opere e la storia dei loro formidabili autori.
«La Regione Siciliana – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato – ha finanziato il progetto della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Catania per promuovere le ricerche storiche e documentarie e favorire il restauro e la valorizzazione delle opere realizzate da questa straordinaria famiglia di artisti. Durante l’evento di Acireale saranno presentati anche gli interventi sulle opere dei Gagini che abbiamo finanziato e che saranno eseguiti nel 2023».
Nel progetto sono state coinvolte le Diocesi di Catania, Caltagirone, Acireale, numerosi Comuni del territorio, facoltà universitarie, accademie, scuole e associazioni culturali.
L’iniziativa ricostruisce un percorso culturale che unisce la Sicilia, la Calabria e Bissone, terra di origine di Domenico Gagini, capostipite della famiglia di artisti e protagonista di un “approdo” che favorì l’interscambio tra sperimentazioni d’arte nel Rinascimento. Le attività hanno incluso il restauro, ultimato nel 2020, del monumentale arco e del gruppo scultoreo di Antonino Gagini raffigurante l’Annunziata, conservati a Bronte. Un intervento che ha favorito l’incontro con Bagaladi, centro dell’Aspromonte, in cui è stato restaurato un altro gruppo scultoreo dell’Annunciazione di Antonello Gagini, a cura della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia. Nell’ambito del progetto, infine, il convegno che si è tenuto a Catania il 4 e 5 novembre 2022, grazie alla presenza di qualificati studiosi, ha messo a confronto ricerche, documenti e metodologie di restauro.
gr/ad