“Sono soddisfatto perché lo Iacp di Trapani è riuscito a tagliare un nuovo traguardo. E questo è stato possibile grazie a quella politica che a me piace. Quella dell’afflato personale, intanto con gli inquilini dei nostri alloggi, senza un contatto diretto è impossibile individuare i problemi da risolvere, poi con chi lavora dentro questo Ente, tutto il personale, quello amministrativo, tecnico e dell’area finanziaria, infine, ultimo ma non davvero ultimo, con l’assessorato regionale alle Infrastrutture, con gli uffici e con l’assessore on. Marco Falcone che ha mostrato di comprendere le esigenze del territorio e ha più volte apprezzato l’Iacp di Trapani per aver saputo mettere in campo soluzioni e capacità nella spesa dei finanziamenti nel tempo messi a disposizione. Siamo un Ente che opera consentendo ai cittadini di poter vedere una Istituzione che si fa carico dei problemi non per coltivare clientele ma per porre concreti rimedi. Oggi il merito d’ avere ottenuto circa 32 milioni di euro di finanziamenti per potere intervenire in 39 edifici popolari della nostra provincia, non domani ma oggi, va attribuito a quella sinergia operativa tra Iacp, assegnatari degli alloggi e Assessorato Regionale alle Infrastrutture, Nessuno è rimasto come una sfinge a guardare il territorio”. Così dichiara l’avvocato Vincenzo Scontrino, presidente IACP Trapani.
Lo Iacp di Trapani ha visti ammessi nella graduatoria del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) tutti i progetti presentati per il recupero sismico e l’efficientamento energetico, che troveranno attuazione in due tranche. Un risultato importante.
“Sono progetti di grande valore strategico” commenta il Direttore Generale ing. Eugenio Sardo, “progetti che sono frutto della precisa conoscenza da parte degli uffici dell’Ente dello stato di ogni singolo immobile di nostra proprietà, ma che sono anche il risultato del confronto con un Consiglio di Amministrazione mai distratto rispetto alle problematiche da affrontare. I progetti finanziati attraverso il PNRR sono solo una parte delle progettazioni che abbiamo in corso, non bisogna dimenticare gli interventi sostenuti attraverso i fondi europei del PO Fesr, abbiamo concluso un intervento su Trapani – prosegue l’ing. Sardo – stiamo concludendo quello si Marsala, abbiamo ripreso le fila facendo ripartire quello su Alcamo, procediamo velocemente per il recupero dell’antico borgo rurale Livio Bassi, per trasformare in edificio di Social Housing l’ex Zeus Hotel di Castelvetrano, immobile oggetto di confisca antimafia, e ancora per interventi su Mazara e Valderice. L’approvazione recente da parte del Cda del conto consuntivo 2021 permetterà poi di liberare nuove risorse per la manutenzione ordinaria degli alloggi, che è certo un pesante cruccio per noi quanto per gli inquilini che legittimamente reclamano gli interventi di riparo edilizio, ma ancora oggi siamo qui a ricordare che non pagando puntualmente i canoni di locazione, i relativi capitoli di bilancio destinati a sostenere la manutenzione ordinaria giammai potranno contenere le risorse occorrenti rispetto alla domanda”.
“A dispetto – aggiunge il presidente Scontrino – di quanto qualcuno possa sostenere, noi stiamo facendo i fatti e le polemiche le rispediamo al mittente…con tanti saluti”.
Incrementare e ristrutturare alloggi popolari e complessi di edilizia residenziale pubblica in Sicilia usando le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. È stato l’obiettivo del primo bando pubblicato dalla Regione per attingere agli stanziamenti del Pnrr, nello specifico oltre 233 milioni del fondo complementare destinati al programma di riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica “Sicuro, verde e sociale”, da ripartire in sei annualità. Lo Iacp di Trapani di questi 233 mln di euro ne ha ottenuti 32 mln. Attraverso il PNRR lo Iacp interverrà nei Comuni di:
– Trapani via Vito Catalano lotto 1 scala A, B, C e D; lotto 2 scala A, B, C e D; Rione Cappuccinelli lotto A/D e lotto B/B; via Platone lotto 1; via Emilio D’Angelo lotto 2 e 3; via delle Oreadi lotto 2,3,5,6; via Martiri di Nassyria 1,3,e 5; via Beppe Alfano edificio 7, 8 e 9
– Alcamo via Mariano Stabile lotto 11 C
– Buseto Palizzolo via Paolo Borsellino 12/c
– Castelvetrano via Campobello Pal. 8/9; via Magellano 2 e 3; via Giancontieri Pal. 1/2/3/4/5
– Custonaci via Scurati C
– Erice via 481 lotto 81
– Marsala via Istria lotto 1/2/3/4/5/6/7/8/9/12/13/14/36/37
– Mazara del Vallo via Ugdulena, via Potenza lotto 2
– Paceco via Cappello Giuseppe lotto 1/2/3, via Palermo Raimondo 2 e 4
– Partanna via Milano Lotto 1A, 2B, 3, 5 e 6
– Petrosino via Vincenzo Gioberti lotto 5/6/7/8/9/10
– Santa Ninfa via Dante 7 e via Carducci 3.-
Le procedure di gara per l’affidamento dei lavori dovranno essere definite entro il prossimo 31 dicembre, ma una volta che l’Assessorato regionale alle Infrastrutture definirà il relativo decreto, cosa prevista a breve, non è escluso che alcuni interventi possano andare in gara già entro la fine del prossimo mese di luglio. Ma ancora arriveranno i finanziamenti per la seconda tranche che riguardano importanti interventi in altri Comuni.
«La Sicilia – dichiarò a suo tempo l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, quando venne pubblicato il bando per la raccolta dei progetti – è a lavoro per investire al meglio i fondi del Pnrr, in questo caso dando ulteriore linfa al rilancio delle politiche abitative. Abbiamo rimesso in piedi gli Iacp e avviato decine di cantieri di risanamento del nostro patrimonio di alloggi popolari, completando le incompiute e recuperando l’esistente. Adesso il dipartimento delle Infrastrutture mette in campo anche il Pnrr, per realizzare interventi volti non solo a restituire dignità e funzionalità alle case di migliaia di siciliani, ma anche a rigenerare intere porzioni dei nostri centri abitati».
“Dico un’altra cosa – aggiunge il presidente Iacp avv. Vincenzo Scontrino – se qualcuno pensa che la partita del PNRR possa essere una ricca occasione per “mettere le mani” illecitamente sulle risorse pubbliche, sappia che ha fatto male i suoi conti. Ci apprestiamo a definire un “protocollo di responsabile legalità” per poi sottoporlo all’esame per la definitiva sottoscrizione con le forze dell’ordine, con la Divisione anticrimine della Questura, con la Guardia di Finanza, con i Carabinieri. Al fine di rendere ancora più trasparente l’azione amministrativa. Chiederemo a S.E. il prefetto di Trapani Filippina Cocuzza di sostenerci in questa iniziativa. Non ci sarà spazio per i furbetti o per le mafie. Ogni singolo euro sarà destinato soltanto alla crescita del territorio. Nel segno della legalità”.
“Così come è intendimento dell’amministrazione Iacp sedersi al tavolo con le Organizzazioni Sindacali che rappresentano i lavoratori del comparto edile, al fine di collaborare attivamente per il rispetto delle regole nel mondo del lavoro”. “Con i sindacati l’Iacp di Trapani vuol condividere la necessità di assicurare e garantire un’occupazione sana, nel rispetto delle regole sulla sicurezza sul lavoro e sugli standard di retribuzione garantiti dalla legge. Chiederemo ai sindacati di offrire il loro supporto mettendo a disposizione il proprio bagaglio di conoscenze e competenze nel settore del mercato, della tutela del lavoro, della promozione dei diritti dei cittadini-lavoratori, per vigilare insieme sui percorsi che stiamo intraprendendo”.
“Continuiamo – sottolinea l’avv. Scontrino – a usare parole che declinano la necessità di creare sinergia fra istituzioni e fra istituzioni e parti sociali, la sinergia diventa decisiva, a ogni livello. Stiamo infatti lavorando su tematiche rilevanti quali quelle delle comunità energetiche che non possono essere affrontate se non adottando soluzioni condivise da tutti gli attori, e sulle quali riteniamo vadano spese le giuste risorse per fare in modo che un patrimonio edilizio importante, come quello che rappresentiamo, sia in condizione di reggere le nuove sfide in tema di transizione ecologica e di risparmio energetico”.
“Ripeto – conclude il presidente Iacp – che personalmente sono soddisfatto, anche di essere entrato nelle case di alcuni cittadini che mi hanno mostrato i segni delle loro difficoltà quotidiane, di essermi con loro seduto e condiviso il disagio di una società ai margini. Con i colleghi del Cda, col vice presidente Marcello Tricoli e con il consigliere Mario Bommarito, che oggi mi corre l’obbligo di ringraziare per l’apporto da loro dato alla vita di questo Ente, abbiamo ricevuto dal presidente Musumeci e dall’assessore Falcone, gli incarichi politico/amministrativi e questo dopo una lunga gestione commissariale. Subito, sin dal nostro insediamento, abbiamo compreso la necessità di abbreviare le distanze con la nostra utenza, perché convinti sinceramente e fuori dalla retorica, che le istituzioni devono sedere con i cittadini se ne vogliono comprenderne i bisogni. Abbiamo adottato la politica dell’ascolto, senza questo contatto diretto avremmo sicuramente sbagliato individuando sulla carta e segnando con un tratto di penna gli edifici dove intervenire”.
Rino Giacalone