Nei giorni scorsi i poliziotti del Commissariato di P.S. di Alcamo hanno tratto in arresto un
cittadino rumeno – rintracciato presso una struttura ricettiva di quel centro – il quale doveva
scontare 5 anni e mezzo di reclusione in seguito ad una condanna definitiva per violenza
sessuale aggravata, commessa nel 2010 in provincia di Venezia. Dopo le formalità di rito
l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Trapani. Scontata la pena il rumeno
dovrà osservare ulteriori obblighi discendenti dalla misura di sicurezza del divieto di
avvicinamento ai luoghi frequentati da minori, del divieto di svolgimento di lavori che
prevedano il contatto con minori, nonché l’obbligo di informare gli organi di Polizia circa la
sua residenza od i suoi spostamenti su territorio.
Sempre ad Alcamo, nelle stesse giornate, personale del Settore Anticrimine del
Commissariato di P.S. ha proceduto alla notifica di un provvedimento emesso dal G.I.P.
presso il Tribunale di Trapani nei confronti di un cittadino tunisino al quale è stato imposto
il divieto di avvicinamento alla propria ex moglie, da cui si era già separato nello scorso
mese di agosto. La misura cautelare applicata scaturisce dalla denuncia per violenza
sessuale aggravata, violazione di domicilio e lesioni personali sporta dalla ex coniuge la
quale, alcuni giorni addietro, si era ritrovata in casa l’ex marito che pretendeva di avere un
rapporto sessuale, minacciandola finanche con un coltello da cucina ed aggredendola
fisicamente, tanto che la vittima aveva dovuto far ricorso alle cure mediche dei medici del
Pronto Soccorso dell’Ospedale di Alcamo.
Il tunisino, già nel corso del 2020, era stato destinatario di analogo provvedimento inibitorio
per fatti analoghi, ad esito dei quali era stato imputato in specifico procedimento penale.