Agricoltura. Venezia: apicoltura siciliana in crisi, governo regionale intervenga a sostegno del settore

Agricoltura. Venezia: apicoltura siciliana in crisi, governo regionale intervenga a sostegno del settore

“La Sicilia ha un patrimonio apistico di 135.613 alveari (terza regione in Italia) e conta circa 700 apicoltori che producono nel complesso 50 mila quintali di miele, pari al 20 per cento della produzione nazionale, con un fatturato annuo stimato in circa 60 milioni di euro. Purtroppo le avversità meteorologiche, le eccezionali ondate di calore e non ultimi gli incendi che hanno devastato il patrimonio boschivo e le fioriture di cui le api si nutrono, hanno avuto effetti negativi sulle produzioni. Moltissime aziende apistiche sono sull’orlo del fallimento. Il governo regionale intervenga adottando tempestivamente concrete azioni di sostegno al comparto apistico siciliano e stanziando le specifiche risorse, in aggiunta a quelle statali ed europee”. Lo dice Fabio Venezia parlamentare regionale del Partito Democratico con una mozione firmata da tutti i componenti del gruppo all’Ars.

“E’ il momento di correre in aiuto delle aziende apistiche siciliane, molte delle quali continuano l’attività solo grazie alla passione ed alla resilienza degli apicoltori. Occorre adottare  tempestivamente ogni iniziative finalizzata ad incoraggiare le aziende agricole siciliane ad utilizzare tecniche di produzione che non minaccino l’apicoltura. La sopravvivenza delle api  e quindi delle aziende di produzione mellifera è strettamente connessa alla presenza di fiori sul territorio. Il governo regionale – aggiunge Venezia – ha il dovere di veicolare tutte le risorse necessarie a garantire il rispetto e la tutela dell’ambiente. Regolamentare il taglio degli eucalipti solo dopo il periodo di fioritura, predisporre un piano di rimboschimento regionale che prenda in considerazione sia le problematiche legate agli incendi che alla deforestazione, regolamentare l’attività di taglio o sfalcio durante il periodo di fioritura e quello immediatamente precedente, al fine di garantire pascolo a sufficienza non solo alle api ma anche agli altri insetti impollinatori ed adottare le opportune iniziative affinché nei terreni incolti siano impiantate specie vegetali mellifere, sono solo alcune delle iniziative che possono consentire agli apicoltori di ripartire rilanciando uno dei poli di eccellenza apistica in Italia e in Europa sia per la produzione di mieli che per la tecnica apistica adottata”.