Si prospettano tempi brevi per l’erogazione di 25 milioni di euro ai viticoltori siciliani colpiti dalla peronospora. Durante l’assemblea di ieri sera a Marsala, il Direttore dell’Assessorato Agricoltura Dario Cartabellotta ha sostenuto che sarà l’AGEA a provvedere all’erogazione dei fondi ai viticoltori
L’Agea, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, elargirà entro l’anno 25 milioni di euro ai viticoltori siciliani gravemente danneggiati dalla peronospora del 2023. Questo è quanto emerso ieri sera durante l’Assemblea Sindacale, tenutasi a Marsala presso il Ristorante Saro e promossa da Cipriano Sciacca (FederAgri Sicilia), Ciccio Pulizzi (Liberi Agricoltori), Franco Canino (FNA), Pino Aleo (Copagri), Michele De Maria (FederAgri Trapani) ed Enzo Daidone (Confsal). L’incontro ha registrato una significativa partecipazione di viticoltori, rappresentanti delle cantine sociali, istituzioni agricole e il Deputato Regionale Stefano Pellegrino, Capogruppo di Forza Italia all’ARS. Intervenendo a fine incontro, Pellegrino ha rassicurato i presenti sulla rapida attuazione del provvedimento, prevista entro 10 giorni dall’entrata in vigore del Disegno di Legge n. 809, varato lo scorso 7 novembre. Il deputato marsalese ha inoltre coinvolto telefonicamente il Direttore dell’Assessorato all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, Dario Cartabellotta, il quale ha confermato che l’AGEA sarà incaricata di effettuare i mandati di pagamento entro l’anno, garantendo la massima priorità alla distribuzione dei ristori.
L’assemblea, aperta da Cipriano Sciacca (FederAgri Sicilia), ha ripercorso la battaglia sindacale iniziata dopo la vendemmia 2023 e culminata nella storica manifestazione di Marsala del 16-17 febbraio 2024, con oltre 400 trattori che hanno attraversato le vie cittadine: un simbolo tangibile della mobilitazione del settore. La determinazione dei sindacati, unita all’appoggio unanime dei deputati del territorio, ha consentito di ottenere i 25 milioni di euro, stanziati tramite un maxi emendamento alle variazioni di bilancio della Regione Siciliana. Pino Aleo (Copagri) ha evidenziato come questo risultato rappresenti non una vittoria sindacale o politica, ma un successo dell’intero comparto agricolo, grazie alla collaborazione tra mondo agricolo, sindacati e politica, superando ogni pregiudizio ideologico. Michele De Maria (FederAgri Trapani) ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra, che ha coinvolto i Capigruppo dell’ARS, l’Assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo e il Presidente Vincenzo Schifani, portando al duplice risultato di unificare in un unico stanziamento le due tranche previste di 12,5 milioni ciascuna. Un altro successo di questa vertenza è stato l’annullamento delle cartelle del Consorzio di Bonifica 2024 per il canone fisso e l’uso delle acque irrigue. Oggi è cruciale combattere la siccità, con dighe, invasi e reti di distribuzione adeguati, e adottare nuove tecnologie per l’irrigazione avanzata di precisione, per un uso sostenibile dell’acqua in linea con il Green Deal europeo.
Nonostante i risultati raggiunti, Enzo Daidone (Confsal) ha evidenziato come la crisi del settore resti profonda e richieda ulteriori interventi strutturali. La siccità ha ridotto del 45% la produttività dei vigneti nell’ultima annata, causando un aumento vertiginoso dei costi di produzione sia in vigna che in cantina e allargando pericolosamente la forbice tra i proventi della vendita dei vini e la redditività delle uve. Questa situazione sta portando a un progressivo declino dell’economia vitivinicola siciliana, in contrasto con la crescita registrata nel resto del Paese. Ciccio Pulizzi (Liberi Agricoltori) ha espresso preoccupazione sui tempi di erogazione dei fondi, ricordando come spesso gli stanziamenti regionali abbiano subito ritardi o siano stati dirottati per altre emergenze impreviste. Franco Canino (FNA) ha ribadito che la vertenza resta aperta, annunciando che i sindacati vigileranno attentamente sull’erogazione dei fondi e incontreranno a breve l’Assessore Salvatore Barbagallo per discutere dell’emergenza siccità e degli interventi strutturali necessari. Per il futuro del settore vitivinicolo siciliano è necessario un piano ambizioso e lungimirante: investire in innovazione, rigenerare la forza lavoro e consolidare le infrastrutture, così da affrontare i mercati internazionali con prodotti sempre apprezzati.
Cipriano Sciacca ha concluso l’assemblea con un invito alla platea a fare gruppo, a unirsi per creare nuove sinergie per un obiettivo comune: costruire un sistema vitivinicolo siciliano più resiliente e competitivo sui mercati internazionali, capace di preservare la tradizione e l’unicità dei territori coltivati a vite dell’isola e di valorizzare le produzioni biologiche e sostenibili, già molto diffuse nella regione. Soprattutto, ha sottolineato l’importanza di garantire un reddito certo a tutti gli attori della filiera, a partire dai viticoltori. Solo così il settore potrà affrontare le sfide globali, mantenendo viva l’anima autentica dei territori e trasformando i limiti di oggi in opportunità per domani, continuando a fare del vino siciliano un simbolo di qualità e sostenibilità nel mondo.