La votazione: 11 voti favorevoli, 7 contrari e 3 astenuti
4 giugno 2024. Nella Sala delle Lapidi del Consiglio Comunale si respira un’aria diversa: si è avviato il dibattito sulla mozione di sfiducia al sindaco Massimo Grillo. L’atto è stato presentato da 12 consiglieri comunali tra cui: tre esponenti della minoranza (Rino Passalacqua, Nicola Fici e Mario Rodriquez) e 9 consiglieri della stessa coalizione del sindaco (Flavio Coppola, Piergiorgio Giacalone, Walter Alagna, Eleonora Milazzo, Gabriele Di Pietra, Leo Orlando, Pino Ferrantelli, Antonio Vinci e Michele Accardi). Dal testo della mozione emerge un radicato malcontento per le scelte di carattere politico amministrativo. I 12 promotori lamentano l’insanabile disgregazione della coalizione e accusano Grillo di essersi autoisolato dai vari movimenti e partiti che componevano la maggioranza in consiglio comunale e di non occuparsi delle esigenze della Città.
Secondo i 12 firmatari della mozione “nel corso dell’attuale sindacatura si è verificato un fallimento amministrativo che sta compromettendo irreparabilmente anche la tenuta sociale dell’intera comunità marsalese”. Inoltre i firmatari definiscono “insufficienti, per non dire inesistenti” i risultati raggiunti dal primo cittadino e dalla sua compagine rispetto all’attuazione del programma elettorale presentato nel 2020 agli elettori”. Pertanto per i firmatari della mozione “nell’esclusivo interesse della città di Marsala e della cittadinanza si ritiene assolutamente indispensabile e non più rinviabile porre anticipatamente termine all’attuale esperienza amministrativa”.
Il sindaco Grillo ha replicato in questi giorni con un video che illustra tutto il lavoro svolto in questi tre anni e otto mesi di amministrazione: dai cantieri recentemente avviati per la rigenerazione urbana del lungomare e dei quartieri popolari. Ha messo in guardia tutto il consiglio comunale contro questa mozione di sfiducia, ha prospettato le gravi difficoltà in cui si sta andando incontro. “È impensabile che tutto questo lavoro avviato debba essere consegnato nelle mani di un burocrate, di un commissario – sottolinea Grillo – Non credo che la maggioranza dei cittadini possa volere tutto questo. Ecco perché ritengo che la mozione di sfiducia oggi sia un atto che non fa il bene della città”.
Sarebbero bastati 15 voti a favore per approvare la mozione di sfiducia. Tutto ciò avrebbe comportato, per la prima volta nella storia della città, la decadenza del Consiglio comunale e una gestione commissariale che avrebbe accompagnato l’ente fino alla prima finestra elettorale.
Nell’Aula sono presenti 18 esponenti. Il primo ad intervenire è stato Rino Passalacqua. Il sindaco ha parlato per ben 50 minuti con una certa tensione.
Al termine di poco più di 5 ore di discussione il Consiglio comunale presieduto da Enzo Sturiano ha respinto la mozione di sfiducia con 11 voti favorevoli, 7 contrari e 3 astenuti.
A votare a favore della mozione di sfiducia sono stati Eleonora Milazzo, Leo Orlando, Gabriele Di Pietra, Pietro Giacalone, Nicola Fici, Mario Rodriquez, Walter Alagna, Flavio Coppola, Elia Martinico, Rosanna Genna, e Rino Passalacqua.
Si sono invece espressi “contrari” il presidente Enzo Sturiano e i consiglieri Lele Pugliese, Ivan Gerardi, Giuseppe Carnese, Vanessa Titone, Giancarlo Bonomo e Massimo Fernandez.
Ad astenersi sono stati Vito Milazzo, Piero Cavasino e Gaspare Di Girolamo.
Alla votazione non hanno preso parte Michele Accardi, Pino Ferrantelli e Antonio Vinci. Questi ultimi, come gruppo dell’MPA, per voce del consigliere Ferrantelli avevano chiesto in apertura di seduta il rinvio della discussione e del voto sulla mozione poiché in prossimità del voto europeo di sabato e domenica prossimi. La richiesta è stata respinta con 18 voti contrari e 3 favorevoli.
Nel corso della seduta oltre al Presidente Sturiano e al Sindaco Massimo Grillo sono intervenuti nell’ordine Pino Ferrantelli, Piero Cavasino, Nicola Fici, Rino Passalacqua, Leo Orlando, Pietro Giacalone, Piero Cavasino, Elia Martinico, Flavio Coppola, Walter Alagna, Pino Carnese, Gabriele Di Pietra, Rosanna Genna, Massimo Fernandez, Vito Milazzo, Gaspare Di Girolamo, Lele Pugliese e Giancarlo Bonomo.