«Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa». La deputata trapanese del Movimento 5 Stelle cita l’articolo 36 della nostra Costituzione per sostenere le ragioni della campagna di raccolta firme per il salario minimo legale già avviata nelle scorse settimane a Castelvetrano e Mazara del Vallo.
L’iniziativa politica prosegue questo pomeriggio a Marsala, dove il punto di raccolta firme sarà allestito in piazza Loggia. Si proseguirà domani mattina, a Trapani, in viale Regina Margherita, davanti l’ingresso della villa Comunale.
«Il salario minimo legale – afferma Ciminnisi – è una misura di dignità per la quale il MoVimento 5 Stelle si batte da 10 anni. Sarà anche l’occasione per incontrare i cittadini, parlare con loro e sgomberare il campo dalle numerose fake news diffuse dalla destra al Governo. Non è vero che chi guadagna di più oggi, domani col salario minimo rischierebbe di guadagnare meno. Niente di più falso. Chi guadagna di più ora, non sarà toccato».
«La misura, come ha ripetutamente e con chiarezza, spiegato anche il nostro leader, Giuseppe Conte, si inquadra in una visione armonica del nostra società – aggiunge Ciminnisi –. Il M5S non ignora la cultura di impresa e la libera iniziativa, che giocano un ruolo centrale nell’economia, ma il Paese non può crescere se trascura le fasce più in sofferenza e se non assicura lavoro e dignità, come richiamato dal dettato Costituzionale».