La chiamata di soccorso “numero 1” è giunta alle ore 11: stamattina ha preso il via per la prima volta a Lampedusa una postazione medicalizzata del 118, attivata in base a un’intesa tra Regione Siciliana, Seus 118 e Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inmp). Su mandato specifico del ministero della Salute, l’Inmp ha finanziato i circa 2 milioni e 258 mila euro necessari per la durata iniziale dell’accordo, cioè fino al 31 agosto 2025.
«L’attivazione, per la prima volta, di una postazione medicalizzata del 118 – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – oltre ad assicurare un ulteriore strumento di assistenza medica tempestiva alla popolazione residente e ai turisti, è anche la dimostrazione di come il governo regionale sia vicino alla comunità lampedusana che sta affrontando sfide straordinarie a causa dei continui sbarchi di migranti. Lampedusa non è sola e va aiutata con azioni concrete come quella di oggi».
La postazione è ospitata all’interno del Poliambulatorio dell’Asp di Palermo di contrada Grecale. All’attivazione di oggi sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco Filippo Mannino, il dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica dell’assessorato regionale della Salute, Salvatore Iacolino, il presidente della Seus 118, Riccardo Castro, il commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni, il direttore generale dell’Inmp, Cristiano Camponi, e l’assessore comunale alla Salute, Aldo Di Piazza.
L’accordo, di durata biennale ed eventualmente rinnovabile per altri 36 mesi, attua la norma “Decreto Flussi” inserita su iniziativa del ministro della Salute «per garantire tempestività ed efficienza negli interventi di emergenza-urgenza a tutela della salute degli abitanti dell’isola e della popolazione migrante».
«È un traguardo importante – dice Iacolino – al quale abbiamo concorso come Regione Siciliana. Fondamentale la sinergia con Inmp, Seus 118 e Asp di Palermo. La comunità delle Pelagie può contare da oggi su un’ambulanza medicalizzata che garantisce prontezza di interventi e immediatezza nella risposta assistenziale. È una chance ulteriore di sicurezza fornita in un luogo significativo e, per certi versi, disagiato come l’isola di Lampedusa, ma è soprattutto una risposta complessiva del sistema sanitario».
Per Castro, «grande e forte è stata la spinta del presidente della Regione, Renato Schifani, e dell’assessorato regionale della Salute nel volere una postazione medicalizzata del 118 a Lampedusa. L’intera comunità dell’isola può da oggi contare su un soccorso avanzato, caratterizzato da un equipaggio composto da un medico, un infermiere e 2 autisti-soccorritori. È un’ambulanza dotata di defibrillatore, ecografo e di tutte le attrezzature necessarie per rianimare a bordo un paziente».
Camponi sottolinea che «si tratta di un importante servizio offerto alla comunità di Lampedusa, realizzato grazie all’intervento fortemente voluto del ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha attivato l’Inmp, articolazione operativa del ministero che, in piena sinergia con la Regione Siciliana e il Comune di Lampedusa, ha contribuito finanziariamente e progettualmente alla realizzazione della postazione del 118 per la prima volta nell’Isola. Si tratta, comunque, di un primo passo di un percorso di partnership che sta coinvolgendo anche ministero dell’Interno, Guardia costiera, Asp di Palermo e Croce Rossa Italiana per fornire ulteriori servizi, di valenza sia sanitaria che sociale, alla comunità delle Pelagie». us
Nella foto, l’attivazione della postazione del 118 a Lampedusa