Se la notizia fosse vera sarebbe grave, anzi gravissimo. Se la Facoltà di Enologia attualmente in Via dante Alighieri a Marsala venisse trasferita a Trapani sarebbe una grande sconfitta per la nostra città famosa in tutto il mondo per la sua storia e per l’eccellenza del vino marsala e non solo, ma anche per i vini bianchi e rossi che nel corso degli anni hanno vinto i più prestigiosi riconoscimenti rivelandosi veri gioielli dell’enologia. Sarebbe un pugno nello stomaco il probabile trasferimento della Facoltà di Enologia proprio nell’anno in cui la città lilibetana celebra i 250 anni della scoperta del vino Marsala grazie all’imprenditore inglese John Woodhouse.
E’ come se le parole dette in tutto questo arco di tempo non avessero valore, fossero buttate al vento.
Il dibattito sulla delicata situazione è stato avviato ieri pomeriggio al consiglio comunale da Pino Carnese che l’ha definito un “crimine culturale”. “Un danno per la città” l’ha definito Pino Ferrantelli. Per Gabriele Di Pietra si è perso tempo importante nell’avere individuata come sede quella di Palazzo Antonietta Genna Spanò, per Flavio Coppola la volontà nasce dal voler dare una sede all’istituto Commerciale e pertanto sono quasi nulle le responsabilità dell’amministrazione comunale.
Il Vice sindaco Valentina Piraino ha riferito che ancora non è giunta al Comune nessuna notizia ufficiale sul trasferimento e che il sindaco ha fatto quanto era nelle sue possibilità per evitare il trasferimento.
Il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano ha sottolineato che sarebbe un danno per Marsala e che comunque dovrebbe trattarsi di uno spostamento temporaneo in attesa di formalizzare l’accordo fra l’Università di Palermo e il consiglio dell’istituto Genna Spanò.
La questione non è bella e francamente altri tentativi vanno fatti, altre soluzioni vanno cercate perché la facoltà di enologia resti nella nostra città. Marsala è la sede degna. Possibile che non si riesca ad individuare altre sedi?