Il vescovo invita ad andare a fare visita ai nonni soli per contrastare la cultura dello scarto.
E’ concessa l’indulgenza plenaria ai fedeli che visiteranno gli anziani soli o in difficoltà, come i malati, gli abbandonati, i disabili
“Me li immagino capaci di stringersi la mano da tutti i paesi del mondo, con tutti i colori della pelle, con tutti i cuori dilatati in un grande abbraccio universale. Generazioni nuove capaci di condannare tutti i promotori della guerra e della sterilità dei popoli; generazioni nuove che amano la vita e il pianeta e desiderano incontrare lo sguardo di tutti i fratelli e le sorelle del mondo”, scrive il vescovo di Trapani
«Di generazione in generazione la sua misericordia» (Lc 1,50) è il tema scelto da papa Francesco per la III Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. Dal 2021, la Giornata viene celebrata in tutta la Chiesa ogni quarta domenica di luglio, in prossimità della memoria liturgica dei santi Gioacchino ed Anna, i “nonni” di Gesù.
La celebrazione della Giornata intende sottolineare la necessità che la pastorale degli anziani e il contrasto alla cultura dello scarto acquisiscano rilevanza e divengano una preoccupazione ordinaria della vita di ogni comunità ecclesiale perché non ci dimentichiamo durante il periodo delle ferie estive dei “nonni” e degli anziani ammalati.
Il vescovo Pietro Maria Fragnelli ha inviato una lettera invitando i fedeli a vivere in maniera intensa questa giornata: “chi vi scrive – dice mons. Fragnelli – ha avuto la fortuna di conoscere i nonni paterni e materni. Di ognuno di loro porto un ricordo grato, specialmente in questo tempo della mia vita in cui mi sento “nonno spirituale” dei piccoli e grandi affidatimi dal Signore. Dai miei nonni ho imparato lo sguardo affettuoso verso i nipoti e la capacità di silenzio e di preghiera nelle ore di solitudine delle loro giornate; da parte delle mie nonne ricordo di aver ricevuto piccole e concrete attenzioni che fanno sempre piacere ai bambini; in particolare esse mi hanno trasmesso la gioia dell’abbraccio dei nipoti e la fiducia in Dio e nella Madonna che li avrebbe accompagnati nel futuro. Pensare ai nonni significa pensare alla continuità della vita, ma anche alla novità di essa. Ho conosciuto persone adulte, uomini e donne, deluse e tristi a motivo del fatto che i loro figli, nello sforzo di realizzarsi professionalmente, non sono stati capaci di mettere su famiglia e di dare nipotini ai loro genitori. È la delusione di fronte a una catena di amore che oggi fatica ad essere capita e portata avanti per mille motivi. La fede in Dio, Signore della storia, che ci ha donato il suo amore paterno in Gesù, alimenti la nostra speranza in un futuro ricco di nipoti. Me li immagino capaci di stringersi la mano da tutti i paesi del mondo, con tutti i colori della pelle, con tutti i cuori dilatati in un grande abbraccio universale. Generazioni nuove capaci di condannare tutti i promotori della guerra e della sterilità dei popoli; generazioni nuove che amano la vita e il pianeta e desiderano incontrare lo sguardo di tutti i fratelli e le sorelle del mondo”.
In occasione della terza edizione della festa voluta da papa Francesco “autentico nonno della Chiesa universale e del mondo intero” il vescovo invita i nipoti e tutti i fedeli a moltiplicare l’impegno far visita ai nonni e a stare loro vicini con l’affetto e l’aiuto”.
Dalla Diocesi arriva l’invito a riempire i social media con la tenerezza di foto dei nipoti con i nonni biologici o acquisiti, con gli anziani soli, ammalati o disabili che si visiterrano domenica prossima usando gli hastag #DiocesidiTrapani #giornatadeinonni #digenerazioneingenerazione
L’ indulgenza plenaria
Quest’anno la celebrazione dedicata ai nonni e agli anziani avrà luogo a pochi giorni dall’inizio della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona.Così come per le altre edizioni, anche in occasione della III Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, che si celebrerà il 23 luglio e che ha come tema “Di generazione in generazione la sua misericordia” (Lc 1,50), Papa Francesco concederà il dono delle indulgenze ai fedeli.
A renderlo noto è la Penitenzieria Apostolica con un decreto emanato oggi, nel quale si legge che l’Indulgenza plenaria viene concessa “alle consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice) ai nonni, agli anziani e a tutti i fedeli che, motivati dal vero spirito di penitenza e carità, parteciperanno alla solenne celebrazione che il Santissimo Padre Francesco presiederà nella Basilica Papale Vaticana, oppure alle diverse funzioni che si svolgeranno in tutto il mondo”.
Ugualmente, l’indulgenza verrà concessa ai fedeli che visiteranno gli anziani soli o in difficoltà, “come i malati, gli abbandonati, i disabili” e a “tutti coloro che, impossibilitati ad uscire dalla propria casa per grave motivo, si uniranno spiritualmente alle funzioni sacre della Giornata Mondiale, offrendo a Dio Misericordioso le loro preghiere, i dolori e le sofferenze della propria vita, soprattutto mentre le parole del Sommo Pontefice e le varie celebrazioni verranno trasmesse attraverso i mezzi di comunicazione”.