“La legalità è finalmente entrata nell’ex cementificio “Calcestruzzi Selinunte” ponendo fine a tutte quelle situazioni di degrado, insicurezza e illegalità generalizzata. Adesso, è indispensabile compiere un ulteriore passo in avanti per evitare che altri campi abusivi prendano il posto di quello appena sgomberato”.
La Cgil, la Cisl, la Uil, la Flai Cgil, la Fai Cisl e la Uila Uil di Trapani, intervengono, così, a seguito dello sgombero, operato dalle forze dell’ordine, coordinate dalla questura e dalla prefettura, del campo abusivo di Castelvetrano, al confine con Campobello di Mazara.
“Grazie al continuo lavoro della prefettura e attraverso i tavoli di concertazione creati in questi anni – dicono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Trapani Liria Canzoneri, Leonardo La Piana e Tommaso Macaddino e della Flai, della Fai e della Uila Giovanni Di Dia, Franco Nuccio e Roberto Giacalone – è stato possibile arrivare a questo risultato. Il metodo del confronto e della concertazione si è rivelato vincente e ha dato un importante segnale di affermazione della legalità ai lavoratori, che vivevano in condizioni disumane e che subivano l’illegalità, e alle comunità campobellese e castelvetranese”.
In questi anni, sono stati, infatti, numerosi gli incontri che si sono susseguiti in Prefettura e in cui Cgil, Cisl e Uil, insieme alle categorie del comparto agricolo, hanno chiesto di porre fine all’illegalità a difesa dei diritti dei lavoratori e del rispetto delle norme, dei cittadini e di una porzione di territorio pesantemente degradata.
“Occorre sicuramente proseguire su questa strada – aggiungono – al fine di creare strutture regolari che consentano di attuare politiche abitative che diano dignità ai lavoratori stranieri, e norme ad hoc per l’emersione dei lavoratori irregolari”.Cgil, Cisl, Uil, Flai, Fai e Uila auspicano, infine, che “i fondi del Pon Sicurezza, indirizzati dalla Prefettura ai comuni di Campobello di Mazara e di Castelvetrano per realizzare un campo e una struttura in grado di accogliere i lavoratori stagionali, siano presto utilizzati, evitando, così, nuove soluzioni abitative abusive”.
Maria Emanuela Ingoglia