Nella serata di ieri, a Villabate, i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Palermo, hanno dato esecuzione a un provvedimento di custodia cautelare in carcere, disposto dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Palermo che ha accolto la richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, in relazione ad un episodio estorsivo che ha visto la partecipazione di un noto commerciante villabatese, titolare di un negozio di abbigliamento.
L’odierno provvedimento è strettamente collegato al provvedimento di Fermo di indiziato di delitto eseguito lo scorso 26 aprile, convenzionalmente denominato “LUCE”, che aveva portato in carcere i principali responsabili dello stesso episodio estorsivo, costituenti la struttura principale della famiglia mafiosa di Villabate.
Il complesso delle investigazioni ha consentito di acquisire un quadro indiziario grave, idoneo ad evidenziare la condotta penalmente rilevante in ordine all’estorsione commessa in danno di un’importante impresa del settore della distribuzione merci, che si protraeva da anni attraverso il pagamento cadenzato in occasione delle festività principali.
Il soggetto coinvolto nell’episodio estorsivo odierno è stato sottoposto al provvedimento cautelare in relazione alle valutazioni del Giudice circa la gravità del fatto, il periodo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio.
È doveroso rilevare che l’odierno destinatario della misura cautelare è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.