Al Salone Internazionale del Libro di Torino
Julian Barnes dialogherà con Chiara Valerio, giudice monocratico
Julian Barnes ha vinto la Sezione Autore Straniero del Premio Letterario Internazionale Mondello, riconoscimento letterario di pregio curato e promosso, per conto del Comune di Palermo, dalla Fondazione Sicilia in collaborazione con la Fondazione Circolo dei lettori e il Salone Internazionale del Libro di Torino.
In qualità di giudice monocratico, Chiara Valerio ha individuato nel panorama della letteratura internazionale un suo riferimento letterario fondamentale, non solo per il percorso di scrittura ma anche per il contributo alla letteratura mondiale. Una scelta operata in libertà e autonomia, affidata quest’anno a una scrittrice di indubbio talento, già vincitrice del Premio Mondello Opera Italiana nel 2020 con Il cuore non si vede (Einaudi).
Con la stessa formula, nelle edizioni precedenti del Premio Lorenzo Tomasin ha eletto Annie Ernaux (2022), Marco Missiroli ha premiato Michel Houellebecq (2021), Giorgio Fontana ha proclamato Colum McCann (2019), Andrea Bajani ha eletto Herta Müller (2018), Ernesto Ferrero ha proclamato Cees Nooteboom (2017), Michela Murgia ha eletto Marylinne Robinson (2016), Antonio Scurati ha assegnato il premio a Emmanuel Carrère (2015).
“A Julian Barnes che ha scritto che una delle nostre paure è che la vita possa rivelarsi diversa dalla letteratura,” scrive Chiara Valerio. “A Julian Barnes che ha annodato il tempo osservando che la nostra lettura attuale dei fatti non è altro che l’attuale ricordo di quanto, in un certo momento, è accaduto, e ha dunque segnato che presente, passato e futuro sono sentimenti e dipendono da chi abbiamo intorno, dal nostro desiderio di raccontarli. A Julian Barnes che ha sancito quanto un pappagallo impagliato che compare in un racconto di Flaubert possa essere un obiettivo di vita, liberandoci dunque da avere come orizzonte solo il buono, il bello, il migliore, il giusto, e l’eccelso. A Julian Barnes che ha scritto che ciò che chiamiamo realismo è un modo per evitare le cose. A Julian Barnes che non scrive aforismi ma romanzi e a cui dunque sto facendo un torto con questo elenco. A Julian Barnes che ha messo al centro dei suoi scritti la vigliaccheria e i compromessi che, ‘se non ci fecero stupendi’, come ha scritto Pier Paolo Pasolini, ci hanno fatto argomento di parole, va, per me, il premio Mondello Internazionale di quest’anno”.
Vincitore e giudice monocratico, Chiara Valerio e Julian Barnes, si incontreranno al Salone del Libro giovedì 18 maggio alle 17.15 in Sala Azzurra.