“Bene ha fatto il presidente Antonello Cracolici a convocare la Commissione regionale Antimafia a Castelvetrano prevedendo l’incontro con tutti i sindaci del territorio, perché sicuramente lo Stato ha segnato un punto a suo favore ma la battaglia contro la mafia non è ancora vinta”.
Così il deputato regionale del Pd Dario Safina, a 15 giorni dalla cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro, nel giorno in cui la politica siciliana ha deciso di lasciare i palazzi palermitani e trasferirsi nella terra che ha dato i natali al boss.
“C’è bisogno dell’impegno di tutti noi, dei cittadini, delle forze dell’ordine e della politica in primo luogo – ha continuato Safina -: la cattura di Matteo Messina Denaro rappresenta un punto a nostro favore ma il percorso è ancora lungo e va difeso. Ha ragione, a mio avviso, chi dice che 30 anni di latitanza sono tanti e che ci sono volute protezioni molto forti perché durasse così a lungo. L’obiettivo ora deve essere quello di colpire la rete dei fiancheggiatori ovunque essi si annidino. Cosa può fare la politica al riguardo? Mettere in campo un sistema economico e sociale che possa veramente arginare il fenomeno mafioso. Matteo Messina Denaro rappresenta l’ultimo dei mafiosi stragisti e il primo dei mafiosi economisti. Dobbiamo stare attenti a ulteriori cambi di pelle, costruendo un sistema in cui non esistono le prebende e i favori ma il diritto e l’economia sana che generi lavoro legalmente. Lo Stato è l’unica vera alternativa, il resto è qualcosa dalla quale dobbiamo assolutamente affrancarci”.
“La Sicilia è terra di persone oneste e perbene – ha concluso il deputato trapanese -. Lo stiamo dimostrando oggi scendendo in piazza, e lo abbiamo dimostrato negli anni 90 quando durante la nostra primavera siciliana è stato colpito duramente, con il buon agire amministrativo, il sistema della mafia che si infiltrava negli appalti. I tentativi ci sono ancora oggi ma vengono sempre più spesso arginati sul nascere. Sono convinto, che questo fenomeno umano, come diceva Falcone, possa essere definitivamente sconfitto”.