Giovedì 26 Gennaio, alla vigilia della Giornata della Memoria, a Paceco sarà inaugurata la strada intitolata al partigiano Carlo Spatola e verrà scoperta una Pietra della Memoria dedicata ad Antonino Tranchida, pacecoto che patì la deportazione.
La “via Carlo Spatola partigiano (1918-1944)” sarà inaugurata in sostituzione della “via Cappellini”, con una cerimonia che avrà inizio alle ore 10, mentre alle ore 16, in via Roma, sarà scoperta la Pietra della Memoria di fronte al palazzo della famiglia Tranchida.
Inoltre, alle 17.30, alla Biblioteca comunale, sarà presentato il libro “Un uomo in rivolta”, dedicato alla famiglia Spatola e alla nascita del fascio dei lavoratori a Paceco, realizzato dallo storico direttore della biblioteca e scrittore Alberto Barbata.
“Accogliendo la richiesta avanzata dall’ANPI, dedichiamo una strada al giovane partigiano di Paceco, Carlo Spatola, impiccato dai nazifascisti il 9 dicembre del 1944 alla periferia di Padova, – afferma il Sindaco, Giuseppe Scarcella – e nel pomeriggio, dando seguito a un protocollo sottoscritto lo scorso anno in Prefettura, scopriremo una prima Pietra della Memoria”.
“Nell’approssimarsi della Giornata della Memoria, la pagina più terribile della guerra con lo sterminio di 6 milioni di ebrei, le centinaia di migliaia di militari italiani rinchiusi nei campi concentramento nazisti, la caccia ai politici, ai diversi, un lungo elenco – sottolinea il presidente provinciale dell’ANPI, Aldo Virzì – a Paceco si celebra la figura di un partigiano locale che come altre decine diede la vita per dare all’Italia la democrazia. L’ANPI e lo SPI CGIL, nel quadro di un rapporto di collaborazione con l’Amministrazione comunale, onoreranno il giovane partigiano pacecoto Carlo Spatola (nome di battaglia Cloridiano), impiccato a Padova insieme ad altri sette partigiani (due fucilati). In quel luogo, il Comune di Padova ha eretto un cippo; a Paceco, l’Amministrazione comunale ha dedicato una strada, la già Via Cappellini, la cui targa verrà scoperta alla presenza anche degli studenti”.
“Alle 17.30, alla biblioteca comunale – aggiunge Virzì – si continuerà a ricordare Carlo Spatola, ma soprattutto la sua famiglia partendo dal padre Giacomo, fondatore del fascio dei lavoratori a Paceco, alla cui figura Alberto Barbata ha dedicato il libro edito per volontà di ANPI e SPI CGIL; un libro che si colloca nella storia dei fasci siciliani che I’ANPI giudica tra i primi esempi di forme resistenziali, oltreché nella formazione dei movimenti socialisti nel Pacecoto e nel trapanese. Come scrive nella post fazione al libro il prof. Giuseppe Monticciolo, parlare di un ‘fil rouge’, stabilire un collegamento tra i fasci siciliani e la Resistenza antifascista è pienamente giustificabile”.