“E’ finita” così avrebbe detto il boss Matteo Messina Denaro al suo autista quando lunedì è stato accerchiato dai carabinieri e ha capito che sarebbe finito in galera. Lo ha detto lo stesso Luppino al gip, sostenendo di essersi reso conto dellla verità del boss, solo in quel momento.
Per il gip di Palermo, Fabio Pilato, “la versione dei fatti fornita dall’indagato è macroscopicamente inveritiera, non essendo credibile che qualcuno, senza preavviso, si presenti alle cinque del mattino a casa di uno sconosciuto per chiedergli la cortesia di accompagnarlo in ospedale per delle visite programmate, in assenza di una situazione di necessità e urgenza”, ma soprattutto sono i due cellulari tenuti spenti e in modalità aereo, prima di essere spenti, un coltelllo serra manico della lunghezza di 18,5 centimretri a suggerire che Luppino fosse talmente consapevole dell’identità del Messina Denaro.