Il Procuratore capo di Palermo De Lucia: “I ndispensabili e rrinuncibili le intercettazioni per la cattura. Senza non si possono fare indagini sulla mafia”. Messina Denaro portava un orologio dal valore di 35 mila euro
Si è appena conclusa a Palermo la lunga conferenza stampa durata un’ ora con gli inquirenti che hanno portato, oggi alle 9,20, alla cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro. Una giornata storica per un risultato raggiunto dopo 30 anni dopo un lungo e duro lavoro .
Gli inquirenti hanno spiegato come la linea investigativa è risultato vincente.
E’ emerso che sono stati fatti tutti gli sforzi “per saldare il debito con vittime di mafia . Orgogliosi gli inquirenti di un lavoro unico”.
Matteo Messina Denaro è stato preso in una via vicino alla Clinica La maddalena. Il boss non ha opposto resistenza, è in buona salute , indossava beni di lusso: portava un orologio dal valore di circa 35 mila euro ed è i buona salute. Si sapeva che aveva problemi di salute. La carta di identità falsificata dallo stesso Messina Denaro. Si chiude il cerchio dopo sei visite che l’ex primula rossa ha fatto alla Maddalena.
Il Procuratore Capo di Palermo Maurizio De Lucia ha sottolineato con forza che l’indagine si basa su due basi: una è quella delle intercettazioni che, se fosse il caso di ribadirlo, sono state indispensabili e irrinunciabili nel contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso. Questo – ha evidenziato- è un dato molto importante.Senza intercettazioni non si possono fare indagini. L’altra base è quella dell’indagine per l ’individuazione della rete che sostentavano la latitanza di Matteo Messina Denaro. “Sono stati fatti tutti gli sforzi per saldare il debito con vittime di mafia . Orgogliosi di un lavoro unico. Il boss è stato arrestato grazie alle intercettazioni.
Matteo Messina Denaro preso in una via vicino alla clinica La Maddalena non ha opposto resistenza, è in buona salute , indossava beni di lusso: portava un orologio dal valore di circa 35 mila euro ed è i buona salute
“La mafia non è stata sconfitta -ha sottolineato il Procuratore De Lucia- L’errore più grave da fare sarebbe pensare che la partita è finita. Importante è il fatto che oggi la gente abbia gioito e applaudito i carabinieri che lavoravano. E’ un segnale importante in una città come Palermo.Non c’è dubbio che Messina Denaro abbia goduto di protezioni e le nostre indagini attuali sono rivolte su chi lo ha protetto. Bisogna capire cosa si intende per mafia e non solo mafia perchè è chiaro che c’è stata una fetta di di borghesia mafiosa che lo ha aiutato.
Le indagini- ha spiegato – si sono concentrate sull’aspetto della sua salute e da queste indicazioni abbiamo lavorato per individuare quelle persone che avevano accesso alla struttura sanitaria per individuare chi fosse affetto da questa malattia. Per questo si tratta di un risultato squisitamente investigativo. La certezza è arrivata solo questa mattina. Negli anni sono state fatte tante perquisizioni” .
Sono in corso e continueranno attività di approfondimento per i soggetti indagati che hanno portato alla cattura del latitante.
Oggi è un giorno importante anche per la comunità della provincia di Trapani .
“Noi non abbiamo finito di lavorare – ha concluso il Procuratore- Non lo abbiamo ancora interrogato”.