Aveva allontanato quanto più possibile quella “triste domenica” di dicembre. Ma lo impone la normativa sulla donazione di sangue: stop a 70anni ! E lui li ha festeggiati con l’ultimo prelievo, circondato dall’affetto di quanti lo hanno ammirato e gli hanno voluto bene. Perché Luciano Rosas, oltre che donatore esemplare è anche una bella persona, che si mette a disposizione di chi è meno fortunato. Per cinquant’anni, ha donato sacche di altruismo, generosità, amore verso il prossimo… Racconta il nostro Luciano: ”La mia prima donazione è stata a Calambrone, in Toscana, dove frequentavo un corso professionale. Il figlio di un mio professore si fece molto male dopo un tuffo, urtando violentemente sugli scogli. C’era urgente bisogno di sangue e fui subito pronto. Poi ho continuato in Germania, dove lavoravo per la Lufthansa, ed ho proseguito a donare in Italia quando sono rientrato nel 1976. Non ho più smesso. Anzi, il pensiero di farmi trovare pronto alla donazione ha migliorato il mio stile di vita, la mia salute”.
Nato a San Basilio (provincia di Cagliari), dal 1977 ha vissuto e lavorato aMarsala. “Per43 anni ho svolto servizio all’Ausonia come metalmeccanico, però – tiene a precisare Rosas – non ha mai tralasciato il lavoro per donare. Anche se la legge me lo consentiva, non ho mai donato in giorni lavorativi usufruendo del giorno di permesso, preferendo sempre la domenica”. Nella sede sociale di via Bruzzesi ricordano ancora il suo colloquio con il dr. Nunzio Ragona, il medico Avis che lo ha seguito in ogni donazione. Era il 2018 e Luciano Rosas temeva di doversi fermare:
– “Ho superato i 65 anni, dottore, ma vorrei ancora donare”
– “Prima devo valutare il tuo stato di salute e poi si vede”
– “Ma io sto benissimo. E quando dono il sangue sto ancora meglio”
Non si fermò, infatti. Ha continuato per un altro lustro, fino al suo 70° anno compiuto due settimane fa. Un giorno di festa all’Avis, con gli auguri del presidente Silvio Arrusicato, di medici, infermieri e volontari. “Un donatore così longevo è una rarità, sottolinea il dr. Ragona, medico Avis; e colpisce ancor più la sua forte volontà ad offrire benessere a chi ne ha vitale bisogno”. Presidente di quartiere negli anni ottanta, nel 2008 è stato insignito della Stella al Merito del Lavoro dall’allora Capo di Stato Giorgio Napolitano. “I buoni insegnamenti in famiglia mi sono serviti per comportarmi bene ovunque, nei luoghi di lavoro, all’estero, conclude Rosas. Ecco, ai giovani dico di essere riconoscenti alla vita e non lasciarsi sfuggire le occasioni per aiutare gli altri. E chi ha bisogno di sangue è tra questi”. Luciano Rosas continuerà a collaborare con l’Avis nella qualità di consigliere, portando la sua testimonianza nelle scuole marsalesi e sensibilizzando gli studenti sul valore della donazione di sangue.
Alessandro Tarantino