Costituita nel 2006, l’Istituzione “Marsala Schola” da anni divide la politica marsalese circa il suo mantenimento o scioglimento. Da ultimo, poco più di un anno fa, il Consiglio comunale ha approvato un atto di indirizzo con il quale è stato chiesto all’Amministrazione Grillo di attivarsi per lo scioglimento dell’Istituzione. Sul punto, il sindaco Massimo Grillo – con una pubblica dichiarazione – aveva già manifestato delle perplessità in assenza di un preliminare approfondimento, soprattutto con riferimento al personale in servizio nell’Istituzione. Al riguardo, il sindaco ha posto due circostanziati quesiti alla Corte dei Conti della Regione Siciliana. Da un lato, in caso di mantenimento, in che modo il personale dell’Istituzione – ai fini della capacità assunzionale – va computato sulla spesa del Comune; dall’altro, in caso di scioglimento, a quali condizioni lo stesso personale può essere assorbito nella pianta organica comunale. Dal parere dell’Organo di Controllo regionale si evince quanto segue:
– in caso di mantenimento di “Marsala Schola”, dotata di personalità giuridica, il suo personale non può essere assimilato a quello del Comune e, pertanto, non rientra nella relativa spesa comunale;
– in caso di scioglimento di “Marsala Schola”, il fatto di avere personalità giuridica si riflette anche sulla possibilità per il Comune di assorbire il personale dell’Istituzione. Infatti, solo il personale originariamente contrattualizzato dal Comune a tempo indeterminato (poi trasferito a “Marsala Schola”) potrà nuovamente transitare nei ruoli organici comunali nei limiti della capacità assunzionale del Comune stesso. Il personale assunto dall’Istituzione non potrà essere assorbito dall’Ente Comune. L’Amministrazione Grillo, pertanto, ribadisce di essere “orientata a rilanciare Marsala Schola, arricchendone funzioni e competenze”.
Alessandro Tarantino