Da giovedì al Pasqualino una vera chicca: si inaugura la mostra Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino con le illustrazionidi Eva Christine Schenck Colapesce
Con gli occhi ancora pieni di meraviglia per le narrazioni e gli spettacoli del primo weekend, entra nel vivo da domani, martedì 8 novembre, la seconda settimana del Festival di Morgana 2022, fino a venerdì 13 novembre.
E lo fa con un appuntamento rivolto ai più piccoli, ai quali da sempre il Museo delle Marionette dedica grande attenzione. Ma non solo: l’invito è aperto a chiunque abbia voglia di riassaporare le letture ad alta voce, meglio se accompagnate dai pupi della Compagnia Brigliadoro.
Tre appuntamenti per scoprire il volume Berta del gran piè, Mainetto e Orlandino, pubblicato dalle Edizioni Museo Pasqualino, con le illustrazioni dello stesso Pasqualino e del figlio Guglielmo. Una storia che ne rivela un’altra: un manoscritto ritrovato con cui Antonio Pasqualino, appassionato studioso, volle raccontare questi curiosi personaggi alla nipotina.
E poi c’è il racconto tutto mediterraneo che mai smette di incantare: Colapesce, con Gigi Borruso e il Laboratoriodi teatro di figura dell’Accademia di Belle arti di Palermo, che rivive attraverso ombre manovrate a vista.
Di leggenda in fiaba. Imperdibile, al Museo delle Marionette, la mostra Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, una vera e propria chicca a cura dell’illustratrice Eva Christine Schenck e della casa editrice Torri del Vento, la mostra raccoglie le suggestive illustrazioni tratte dal volume Le avventure di Pinocchio, pubblicato dalla casa editrice siciliana e autorizzata dalla Fondazione Collodi. Un’edizione limitata che racchiude mille sorprese e peculiarità che la rendono unica.
Il mondo dei pupi sconfina dagli argini (come potrebbe non farlo?) e irretisce infine la danza, con lo spettacolo I Pupi (Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori). Ecco che Giuseppe Muscarello indaga su questo microcosmo entrando in quell’entità antica di legno e metallo, saggiando i punti di contatto e quelli di distacco.
8-10 novembre – Il programma in dettaglio
Martedì 8 novembre alle 17, ecco la lettura ad alta voce (con i pupi della Compagnia Brigliadoro) del volume Berta del gran piè, Mainetto e Orlandino, pubblicato dalle Edizioni Museo Pasqualino, con le illustrazioni dello stesso Pasqualino e del figlio Guglielmo Pasqualino.
La lettura si focalizza sulla prima parte del libro. Re Pipino doveva sposarsi, altrimenti il regno sarebbe rimasto senza eredi al trono. Il primo racconto dei Paladini di Francia inizia con il personaggio di Berta, la figlia del re d’Ungheria che va in sposa al vecchio re Pipino. Dopo varie traversie, grandi pericoli e battaglie, riesce a ricongiungersi con lo sposo e la famiglia.
Alle 21, la Chiesa di S. Mattia Apostolo dei Crociferi ospiterà invece Colapesce, con Gigi Borruso e il Laboratorio di teatro di figura dell’Accademia di Belle arti di Palermo.
La leggenda di Colapesce rivive attraverso ombre manovrate a vista e suggestioni in uno spettacolo condotto e raccontato dal regista e attore Gigi Borruso. Alle parole del narratore si affiancheranno le musiche suonate dal vivo con la fisarmonica di Giacco Pojero.
Le ombre, la scenografia e la manovra delle figure saranno a cura degli allievi del corso di Teatro di figura dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, condotto da Valentina Console, che coordina il progetto. Colapesce sarà infatti oggetto della tesi di laurea di due allievi del biennio specialistico di Scenografia dell’Accademia.
Mercoledì 9 novembre si apre alle 17, al Museo, con un altro appuntamento dedicato ai bambini: la lettura ad alta voce (con i pupi della Compagnia Brigliadoro) del volume Berta del gran piè, Mainetto e Orlandino.
Tocca stavolta a Mainetto, così veniva chiamato dai genitori da piccolo Carlo Magno. E non perché fosse destinato a grandi imprese, ma perché venne concepito su un carro, in un bosco chiamato “Magno”. Questo nome segnò davvero il suo futuro, perché divenne veramente un grande sovrano.
Alle 21, in replica alla Chiesa di S. Mattia Apostolo dei Crociferi, ecco di nuovo Colapesce, con Gigi Borruso e il Laboratorio di teatro di figura dell’Accademia di Belle arti di Palermo.
Infine, giovedì 10 novembre, alle 17, con le letture ad alta voce per bambini e i pupi della Compagnia Brigliadoro del volume Berta del gran piè, Mainetto e Orlandino, pubblicato dalle Edizioni Museo Pasqualino.
Eccoci a Orlandino, di cui si racconta l’infanzia. Nato in una grotta, come Gesù ebbe tre doni: nessuno poteva combatterlo senza aver paura, nessuno poteva resistergli più di tre giorni, nessuno poteva tagliare le sue carni. Qualcuno dice che ebbe i doni da San Giorgio e dalle fate alla nascita.
Ancora fiabe alle 18, al Museo, con la mostra Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino.
A cura dell’illustratrice Eva Christine Schenck e della casa editrice Torri del Vento, la mostra raccoglie le suggestive illustrazioni tratte dal volume Le avventure di Pinocchio, pubblicato dalla casa editrice siciliana e autorizzata dalla Fondazione Collodi.
In edizione limitata (soltanto 100 esemplari numerati), il libro di Collodi pubblicato nel 2020 presenta alcune peculiarità che lo rendono unico. Il testo è tratto dall’Edizione Critica edita dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi in occasione del Centenario di Pinocchio (1983), a cura di Ornella Castellani Pollidori con il patrocinio dell’Accademia della Crusca. La biografia di Carlo Collodi è la versione vidimata dalla Fondazione Collodi. Gli incipit sono di Pietro Bongiorno in arte Petrus, amanuense e Tesoro umano vivente per l’ars scriptoria, che ha utilizzato un inchiostro creato appositamente per Pinocchio di Torri del Vento edizioni.
Alle 21, la danza approda alla Chiesa di S. Mattia Apostolo dei Crociferi con lo spettacolo I Pupi (Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori). Coprodotto dal Museo Pasqualino (ideazione regia e coreografia Giuseppe Muscarello con Marina Bertoni, Daniele Bianco, Mara Capirci, Michael Incarbone, musiche originali Pino Basile, disegno luci Danila Blasi, costumi Dora Argento, consulenza drammaturgica Valeria Vannucci), la performance indaga il mondo dei pupi. Rappresentare grandi storie attraverso corpi minuti è ciò che muove la tradizione dei pupi da sempre, inglobando le avventure, le sconfitte, le vicissitudini o forse più semplicemente le vite di persone e personaggi in scala ridotta. Con i loro corpi, retti da fili e attraversati da un’asta di ferro dal cranio al bacino, i pupi tentano di rispecchiare l’essere umano tanto a livello strutturale quanto metaforico.
Quel che accade nel processo coreografico è una trasformazione all’inverso, la visualizzazione di una linea sottile che mette in discussione l’istantaneità dell’agire, in cui rintracciare le possibili declinazioni di movimento nella postura del pupo. Partendo da questa immagine di fondo, il danzatore entra nella forma del pupo, fa propria la sua postura, si muove in autonomia pur rimanendo mosso da altro: è dunque sia puparo che pupo di sé stesso.
Foto degli spettacoli e programma al link:https://we.tl/t-BWkphpiGmz
Il Festival di Morgana è organizzato dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e diretto da Rosario Perricone.
La 47° edizione è realizzata con il contributo di: Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo – Direzione generale Spettacolo dal vivo, Legge 20 febbraio 2006, n.77, progetto “L’opera dei pupi siciliani: pianificazione strategica, trasmissione, valorizzazione”; Regione siciliana – Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana; Città metropolitana di Palermo; Comune di Palermo – Assessorato alle Culture; Instituto Cervantes; Ufficio culturale Ambasciata di Israele in Italia; Acción Cultural Española (AC/E);
in collaborazione con: Fondazione Ignazio Buttitta; Ersu; BAM -Biennale Arcipelago Mediterraneo, Associazione culturale MENO – Memorie e Nuove Opere.
con il patrocinio di: Unima Italia; Icom; Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici – SIMBDEA;
Il Festival fa parte della rete nazionale ItaliaFestival e della rete internazionale EFFE – Europe for Festivals, Festivals for Europe.
Direttore: Rosario Perricone, Organizzazione: Maria Fasino; Promozione: Monica Campo, Chiara Vaglica; Comunicazione: Elisa Bonacini, Martina Randazzo; Addetto stampa: Alessia Franco; Amministrazione: Maria Teresa Gnoffo, Daniela Casamento; Allestimenti tecnici: Francesco Cutrona, Paolo Benfante, Giuseppe Caropepe; Service audio/luci: Job project; Riprese video e foto: Francesco La Bruna e Giacomo Bordonaro; Web master: Salvo Leo; Progetto grafico: Cristina Stassi.
Ingresso libero (su prenotazione) agli spettacoli fino a esaurimento posti.
Prenotazioni: www.festivaldimorgana.it (prenotazione valida fino a 30 minuti dell’inizio dello spettacolo).