Imperdibile e rigorosamente quotidiano l’appuntamento con l’esibizione dal vivo dei pupi del Museo Pasqualino, grazie al quale attraverso la pratica e la fruizione continua si garantisce la sopravvivenza di quest’arte antica. Ogni lunedì alle 11, e da martedì a sabato alle 17, la sala teatrale del Museo ospiterà colpi di scena, prodigi, incantamenti e duelli, ma anche personaggi come Carlo Magno, Orlando e Rinaldo, Angelica, il mago Malagigi.
Un universo di racconti e personaggi, scaturiti dalla penna di Giusto Lo Dico con la sua Storia dei paladini di Francia, accoglieranno il pubblico di tutte le età con un’unica indicazione: vietato non sognare.
Biglietto: 10 euro (intero) – 8 euro (ridotto)
Prenotazione obbligatoria al numero 091.32 80 60
La Sicilia dei miracoli: fino al 30 ottobre
ex-voto in mostra al Museo Pasqualino per la rassegna I-Design
Che cosa hanno in comune un progetto ormai pluriennale di design e una mostra sugli ex-voto? Molto più di quanto si creda. Soprattutto se quest’anno il tema di iDesign – il progetto ideato nel 2012 dalla storica dell’arte Daniela Brignone e dedicato alle varie forme del design – è Evoluzione creativa.
E di vita, di speranza, di desideri esauditi sono imbevuti, appunto, gli ex-voto della mostra La Sicilia dei miracoli, a cura di Maria Teresa Di Blasi e Rosario Perricone che verrà inaugurata al Museo Pasqualino mercoledì 19 ottobre alle 18.
La mostra – realizzata dal Museo delle Marionette e da BCsicilia Catania, con il supporto della Soprintendenza e dell’Asp di Catania e della chiesa della Madonna della Milicia – ospiterà dieci preziose opere provenienti dal santuario di Altavilla e altrettante messe a disposizione dalla Soprintendenza di Catania.
Raccontano storie a lieto fine ma con un inizio colmo di angoscia e disperazione, questi quadri devozionali commissionati da chi, guarito da una malattia o scampato a un pericolo, decide di ringraziare la Madonna o i santi cui ha chiesto aiuto. E loro sono accorsi nello squallore degli ospedali, nelle stanze da letto, in soccorso di tisici, di bambini in pericolo, perfino di chi è stato investito da un carretto. E che ora ringrazia, con tanto di nome e di data, commissionando attraverso queste opere una rappresentazione dell’angoscia ormai passata, ma fissata per sempre con colori decisi con una grande forza espressiva.
“Gli ex-voto hanno in sé una forte carica di significato e di emozione non solo per la forza di una pittura fortemente realistica, ma anche per il messaggio che veicolano. C’è però un altro aspetto che in questa mostra viene sottolineato. Le opere raffigurano anche pezzi di arredamento del passato e ci dicono molto dei luoghi in cui si viveva. Sono istantanee di storia – afferma il direttore del Museo Pasqualino, Rosario Perricone – che abbiamo ritenuto rilevante riscoprire nell’ambito del progetto iDesign”.
REPERTORIO X, full immersion nell’atto creativo di Nicola Console
Continua fino a domenica 30 ottobre la… doppia mostra di Nicola Console, REPERTORIO X, alla Galleria Nuvole incontri d’arte e al Museo Pasqualino, con ingresso gratuito.
A cura di Annalisa Ghirardi e in collaborazione con il Museo Sociale Danisinni, REPERTORIO X è un racconto realizzato attraverso media diversi, dai tre film d’animazione in stop motion – Alavagna, Repertorio x e Registro (che verranno proiettati al Museo) alle installazioni e opere d’arte realizzate dall’artista palermitano, che si esprime con linguaggi artistici plurimi, dalla scultura alla radiografia. Al Museo lo spettatore potrà immergersi nell’atto creativo, entrare in contatto visivo e mentale con l’intero progetto, attraverso i tre film d’animazione, in cui avviene una sintesi grafica e pittorica di tutto il lavoro esposto alla Galleria Nuvole.
La mostra inaugura l’accordo di collaborazione siglato a giugno scorso tra il Museo delle marionette Antonio Pasqualino e il Museo Sociale Danisinni, per la promozione di attività artistiche e culturali dentro e fuori i due musei.
Ciclo di seminari Ereditare: l’importanza delle statue
Nuovo appuntamento, venerdì 28 ottobre alle 16 al Museo Pasqualino, con il ciclo di seminari Ereditare. Semiotica del patrimonio culturale.
Le strane eredità delle statue presenti, abbattute o rialzate sarà l’argomento trattato da Franciscu Sedda, docente di Semiotica dell’università di Cagliari.
L’ondata iconoclasta che ha attraversato l’occidente prima della pandemia, può essere pensata in quanto snodo traduttivo di altre configurazioni, altre pratiche, altre significazioni. In tal senso essa sensibilizza il nostro sguardo a cogliere i cambiamenti nella forma dello spazio e del tempo propria ad alcune delle soggettività contemporanee, in particolare quelle giovanili, la cui sensibilità è modellata da arti effimere e dal peso dell’emergenza climatica. Questa sensibilizzazione può farci percepire nell’iconoclastia nostrana qualcosa di più di un puro e semplice conflitto fra prospettive memoriali: il paradossale rapporto fra l’iconoclasta e il culto del sapere, il modo in cui lo spazio pubblico si faccia frustrante per indifferenza alla memoria, la forma propria di un tempo basato su un passato posteriore, un passato che il gesto iconoclasta proietta nel futuro.
Franciscu Sedda è professore associato di Semiotica all’Università degli Studi di Cagliari. È stato visiting professor alla Harvard University e alla Pontificia Universidade di São Paulo e vicepresidente dell’Associazione Italiana di Studi Semiotici. È attualmente segretario generale della Società di Filosofia del Linguaggio, dirige il seminario “Reprogramming Culture: Communication and Protest” organizzato dalle università di Cagliari e Potsdam nel quadro del progetto europeo EDUC. Si occupa di semiotica delle culture. Fra i suoi principali interessi attuali lo studio del populismo digitale e delle forme dell’imprevedibile.
Morgana OFF, ultimo weekend
Ultimo weekend per Morgana OFF, che quest’anno ha preceduto il Festival di Morgana abbracciando le periferie, spesso escluse dai grandi eventi culturali, i paesi limitrofi a Palermo e perfino un’area archeologica.
Gli spettacoli, a ingresso gratuito, messi in scena da sei compagnie, hanno infatti abbracciato due quartieri periferici urbani (Zen e Brancaccio), sette comuni della costa e dell’entroterra del Palermitano (Bolognetta, Castelbuono, Cefalù, Ciminna, Marineo, Partinico, Terrasini) e l’area archeologica di Solunto.
A precedere il palco è stata un’attività formativa molto apprezzata, anch’essa gratuita: Incontro con il puparo, che ha permesso il confronto tra generazioni e un contatto diretto con la memoria delle famiglie di artisti.
Venerdì 28 ottobre
Compagnia Famiglia Argento
17 – incontro con il puparo
18 – spettacolo Le farsette di Nofrio e Virticchio
Istituto comprensivo statale Mario Francese di Marineo Bolognetta – Scuola secondaria di primo grado “Luigi Pirandello” di Bolognetta via Principe di Torrebruna
“Largu signori mei facemu rota”… appena fatto spazio in mezzo alla folla gli attori iniziavano a recitare».
Così iniziavano le rappresentazioni della farsa carnevalesca in Sicilia, da cui traggono origine le vastasate, rappresentazioni comiche che si affermano in Sicilia nell’ultimo trentennio del Settecento e che prendono il nome dai loro protagonisti: i vastasi, ovvero i facchini. Questa forma di teatro popolare nasce a Palermo, in piazza Marina, dove una compagnia di popolani rappresentava dentro dei casotti una grande quantità di commedie e farse: improvvisazione e recitazione a soggetto si innestavano su intrecci elementari. A margine di queste rappresentazioni, erano talvolta messi in scena alcuni spettacoli di teatro con marionette a filo. Con la fine del teatro delle vastasate, gli attori più importanti della farsa palermitana si dedicano alla messa in scena di spettacoli con marionette a filo riprendendo alcuni dei personaggi più popolari delle vastasate: Nofriu, Virticchiu, divenuti marionette, si intromettono nelle vicende dei paladini, diventano loro scudieri e servitori, o contadini. Portano comunque sempre sulla scena il punto di vista del popolo e nel loro dialetto verace commentano scherzosamente l’azione, rovesciando l’azione e invertendo le gerarchie sociali: per un giorno il povero comanda sul ricco.
Compagnia Famiglia Argento. Annovera maestri pupari dal 1893 e custodisce un bagaglio di storie e tecniche, un’eredità tramandata da generazioni, che adesso è nelle mani di Vincenzo Argento e dei suoi figli Anna, Nicolò, Dario, della moglie Teresa e del nipote Christian che, ogni giorno, con dedizione e una cura dei dettagli, portano in scena con i pupi siciliani avventure spettacolari. Vincenzo Argento (1938) è figlio e nipote di puparo. Il nonno, don Cecè (1873), oprante e scultore di teste, è stato allievo dei Pernice e di Costantino Accardi e, in attività dal 1893, ebbe il suo teatro in diverse borgate e paesi delle province di Palermo e Agrigento e in diverse vie del quartiere palermitano di Borgo Vecchio. Il figlio di don Cecè, Giuseppe (1912), lo accompagna in vari quartieri e borgate palermitane e della Sicilia occidentale, fin quando nel 1934 si mette in proprio. Vincenzo all’epoca ha poco meno di dieci anni e inizia ad apprendere l’arte del puparo. Suona il pianino a cilindro durante gli spettacoli, fin quando il padre non gli affida il ruolo di secondo manovratore. Nel frattempo Giuseppe eredita il mestiere e il teatro di don Cecè e porta avanti la sua attività fino al 1985. Dopo la scomparsa del padre, Vincenzo Argento riprende le redini della compagnia facendo tesoro del patrimonio trasmessogli. Gli Argento hanno portato negli anni i propri spettacoli in giro per il mondo, dall’America alla Spagna e alla Germania. Forti del fascino della tradizione, gli Argento hanno portato negli anni i propri spettacoli in giro per il mondo.
Morgana OFF è organizzata dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino con il contributo di Comune di Palermo – Assessorato alle Culture e in collaborazione con Ministero della Cultura, Direzione generale Spettacolo dal Vivo; Regione Siciliana, Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Visite guidate, spettacoli e laboratori per i più piccoli:
ultimo weekend al Museo con Le vie dei tesori
Ultimo weekend al Museo Pasqualino con l’edizione 2022 del festival Le vie dei tesori al Museo delle marionette. Un programma che ha abbracciato ben 5 fine settimana tra visite guidate, spettacoli di Opera dei pupi e laboratori per bambini.
Visite guidate: Per tutti i weekend di ottobre, sabato e domenica, dalle 10 alle (orario continuato, ultimo ingresso alle 17.20) sarà possibile partecipare a una visita guidata alla collezione (durata di 30 minuti, per gruppi fino a un massimo di 30 persone).
Link coupon: https://leviedeitesori.com/risultati-di-ricerca/listing/museo-internazionale-delle-marionette-antonio-pasqualino
Spettacoli tradizionali: Ancora sabato e domenica alle ore 17 andrà in scena lo spettacolo tradizionale di Opera dei pupi (costo 8 euro, durata di 45 minuti, gruppi fino a un massimo di 80 persone).
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Il laboratorio di domenica 30 ottobre: Come i pupi raccontano
Spazio ai bambini con un ciclo di laboratori creativi della domenica alle 11 (costo 6 euro a partecipante, durata di 60 minuti per un massimo di 15 bambini). L’età consigliata per la partecipazione è dai 4 anni in su.
Il laboratorio si focalizza su alcuni aspetti della narrazione nel teatro dell’opera dei pupi siciliana incentrandosi sulla costruzione dei personaggi e sul codice dei movimenti e dei gesti.
Osservazione e descrizione guidata di una selezione di opere del Museo sono gli strumenti attraverso cui i piccoli vengono gradualmente introdotti nel mondo dell’opera dei pupi prima di cimentarsi nel codice dei movimenti e comprendere come i pupi raccontano…
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