“Questi ragazzi sono vittime due volte: di un’emergenza ambientale e della miseria e delle persecuzioni che li hanno portati lontani dei loro Paesi d’origine. Spero che possano dimenticare questa brutta esperienza e iniziare davvero una nuova vita”. Così il presidente della Regione Renato Schifani incontrando nel centro di via Bellini, a Trapani, i 20 minori stranieri evacuati giovedì dalla struttura F.A.M.I. di primissima accoglienza di Salinagrande invasa da acqua e fango. Francesca Tallamona, referente del centro gestito dalla cooperativa sociale Badia Grande, ha raccontato al neo Governatore siciliano le fasi del salvataggio dei 20 ospiti che sono stati affiancati per tutto il tempo dagli operatori che non li hanno mai lasciati soli. In contatto telefonico con il commissario straordinario del Comune di Misiliscemi, Carmelo Burgio, e con il coordinamento della protezione civile, operatori e minori sono saliti sul tetto dell’edificio quando il livello dell’acqua ha iniziato ad alzarsi a livelli preoccupanti. Alcuni sono stati portati in salvo da un elicottero dell’aereonautica militare di Birgi, altri, quando il livello dell’acqua ha iniziato ad abbassarsi, sono saliti a bordo di un canotto dei vigili del fuoco. Tutti sani e salvi. Sono stati trasferiti temporaneamente nell’altro FAMI che ha sede a Trapani in attesa di ripristinare i locali dell’immobile di Salinagrande.
25 Novembre 2024