Trasferito a Levanzo un rostro della Battaglia delle Egadi. Il sindaco Forgione: «Iniziamo un percorso: l’area che da oggi ospita il rostro sarà allestita come spazio museale che, a breve, inaugureremo»

È stato trasferito questa mattina dall’ex Stabilimento Florio di Favignana a Levanzo, uno dei rostri della Battaglia delle Egadi, recuperato, circa due anni fa, nelle acque dell’arcipelago. Ad accogliere l’arrivo del reperto, oltre al sindaco del Comune di Favignana – Isole Egadi Francesco Forgione e al vicesindaco Vito Vaccaro, il Soprintendente del Mare Ferdinando Maurici. Il trasporto è stato effettuato con mezzi e uomini dell’Area Marina Protetta e, in particolare, con l’utilizzo di un veicolo totalmente elettrico.

«Una grande emozione aver collocato anche qui a Levanzo uno dei rostri recuperati proprio al largo di Capo Grosso: ricorda una storia millenaria che ha segnato il Mediterraneo – ha dichiarato il sindaco Forgione – E noi che ci troviamo in questo mare, vogliamo non solo tutelarlo, nelle sue bellezze ambientali, ma anche valorizzarlo nella sua memoria storica. Dopo aver collocato un rostro in esposizione nel Castello di Punta Troia a Marettimo, siamo riusciti a trasferire questo importante reperto anche a Levanzo, poiché il nostro obiettivo resta quello di lavorare per offrire un turismo di qualità in cui si intreccino storia, cultura, difesa dell’ambiente e del mare. Oggi iniziamo un percorso: l’area che ospita il rostro sarà allestita come spazio museale che, a breve, inaugureremo. Ringrazio quanti hanno contribuito a questo importante avvenimento – ha aggiunto il sindaco Forgione – la Soprintendenza del Mare, l’Area Marina Protetta Isole Egadi e il capo ufficio del IV settore del nostro Comune, l’architetto Marco Scarpinato».

A far eco alle parole del sindaco, quelle del vicesindaco e assessore alle Isole Minori Vito Vaccaro: «Un evento davvero straordinario, un passo importante nella trasformazione delle Egadi in un vero e proprio gioiello archeologico. L’iniziativa è stata resa possibile grazie ad una collaborazione tra l’Amministrazione comunale, l’Area Marina Protetta e la Soprintendenza del Mare, iniziando con Sebastiano Tusa, continuando con Valeria Li Vigni fino ad arrivare a Ferdinando Maurici».

Proprio il Sopraintendente ha sottolineato: «Era un atto dovuto per la comunità di Levanzo. Tutte e tre le isole ora hanno una testimonianza storica eccezionale perché il ritrovamento di questi rostri, recuperati dal mare dove si combatté la celebre battaglia nel 241 a.C. che segnò la vittoria dei romani nella prima guerra punica, è stata una delle scoperte più sensazionali dell’archeologia mondiale di questo primo scorcio del XXI secolo, dovuta alla genialità di Sebastiano Tusa».

A coordinare le attività di posizionamento del reperto, il personale dell’AMP Isole Egadi, coordinato dal direttore Salvatore Livreri Console: «Un tassello che sia aggiunge alla rete dei percorsi museali dell’arcipelago. Per noi è motivo di grande orgoglio partecipare a queste iniziative e, oggi, in modo particolare, festeggiamo il ritorno del rostro nella sua casa di origine, considerando che la Battaglia delle Egadi fu combattuta proprio al largo di Capo Grosso».