Salemi, un 56enne avrebbe compiuto atti persecutori nei confronti della compagna. Arrestato dai carabinieri

Salemi, un 56enne avrebbe compiuto atti persecutori nei confronti della compagna. Arrestato dai carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Salemi hanno arrestato un 56enne del posto, già gravato da precedenti specifici, nei cui confronti sono emersi gravi indizi di colpevolezza in relazione all’ipotesi di reato di atti persecutori.

I Carabinieri, negli ultimi giorni, avevano avviato delle attività investigative svolte sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Marsala con le modalità stabilite dal “Codice Rosso”, a seguito della denuncia sporta dall’ex-compagna non convivente dell’uomo, che aveva riferito di essere vittima di presunti comportamenti di tipo persecutorio.

In particolare, il 56enne avrebbe compiuto aggressioni fisiche e ripetute minacce gravi nei confronti della donna, spesso si sarebbe presentato presso l’abitazione della malcapitata e l’avrebbe tempestata di telefonate e messaggi.

In tale contesto, i Carabinieri della Stazione hanno svolto un intervento presso l’abitazione della donna dove l’uomo, che voleva per forza entrare in casa, avrebbe minacciato di morte la vittima, colpendo violentemente il portone d’ingresso.

Per tali motivi, i militari dell’Arma hanno tratto in arresto il 56enne che, così come disposto dal Sostituto Procuratore di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, è stato ristretto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa di udienza di convalida.

Nonostante fosse appena stato tratto in arresto e sottoposto ad una misura restrittiva, l’uomo, avrebbe continuato a contattare ripetutamente la donna con messaggi e telefonate, tanto da costringerla a chiedere nuovamente l’aiuto dei Carabinieri.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Marsala, valutate tutte le prove indiziarie raccolte dai militari dell’Arma, ha convalidato l’arresto sottoponendo l’uomo al divieto di avvicinamento alla persona offesa.

Le indagini degli inquirenti proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.