«Sono particolarmente soddisfatto perché tutti insieme, Regione e Associazione siciliana della stampa, siamo riusciti a fare chiarezza su un tema particolarmente importante come quello degli uffici stampa nei Comuni dell’Isola. Con questa circolare abbiamo chiarito, da un lato, compiti e funzioni degli uffici stampa e dei portavoce, dall’altro assegnato il giusto riconoscimento al ruolo dei giornalisti nella pubblica amministrazione».
Lo ha detto l’assessore regionale alle Autonomie locali Marco Zambuto, intervenendo stamane alla Camera di commercio a Palermo al corso di formazione organizzato dalla Federazione nazionale della stampa su “La riforma della legge 150/2000 e la nuova figura del giornalista pubblico”. Presenti all’incontro, tra gli altri, anche la vice segretaria vicaria della Fnsi Alessandra Costante con il direttore generale della Federazione Tommaso Daquanno, la presidente del Gruppo Uffici stampa nazionale Assunta Currà con quello regionale Vito Orlando e il segretario regionale dell’Assostampa Roberto Ginex.
L’occasione del confronto è stata la “direttiva Zambuto” sull’attività di informazione e comunicazione nella Pubblica amministrazione predisposta dal dipartimento regionale delle Autonomie locali, diretto da Margherita Rizza (in allegato). La direttiva – inviata a tutti i sindaci, commissari e segretari generali di Città metropolitane, Liberi consorzi e Comuni dell’Isola – ribadisce che la norma “attribuisce all’ufficio stampa, prioritariamente, la gestione dell’informazione in collegamento con gli organi di informazione a mezzo stampa, radiofonici, televisivi e online, e che nelle amministrazioni locali di piccole dimensioni (inferiori a 10 mila abitanti), per meglio ottimizzare le loro funzioni, gli uffici stampa possono essere costituiti in forma consorziata e/o associata tra enti locali che raggruppino una popolazione residente non inferiore a 15 mila unità”.
«Sono contento – ha aggiunto l’esponente del governo Musumeci – che la nostra direttiva, come sottolineato dagli interventi di stamane, abbia raccolto il plauso della categoria dei giornalisti e possa rappresentare un esempio positivo da esportare anche nelle altre regioni d’Italia. Oggi mettiamo un punto fermo, dando un indirizzo preciso alle amministrazioni comunali sulla differenza dei compiti dell’ufficio stampa e del portavoce. Adesso, invece, dobbiamo completare il ragionamento aperto con il rinnovo del contratto per il personale del comparto, riconoscendo il giusto ruolo anche ai giornalisti che lavorano nell’amministrazione regionale. In tal senso, il governo ha già dato un’apposita direttiva all’Aran. Siamo fiduciosi di poter fare riaprire il confronto con le organizzazioni sindacali per arrivare, nel più breve tempo possibile, al rinnovo del contratto per i dipendenti della Regione».
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