«Sono oltre un centinaio i teatri che in Sicilia hanno riaperto i battenti grazie al governo regionale. Significa consegnare alla città e alla comunità uno spazio in cui fare cultura, in cui incontrarsi e confrontarsi». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in visita al rinnovato teatro comunale “Paolo Giaccone” di Bisacquino, nel Palermitano, dopo i lavori di riqualificazione eseguiti grazie al finanziamento della Regione. «Il teatro ottocentesco bisacquinese potrà così essere nuovamente un luogo di aggregazione culturale e sociale, e di inclusione per l’intero territorio».
Il presidente, accolto dal sindaco, Tommaso Di Giorgio, e dal presidente del Consiglio comunale, Luigi La Sala, oltre che da autorità religiose, civili e militari, ha visitato anche la Chiesa Madre, in cui sono in corso i lavori di restauro del prospetto.
«Ritengo che in una comunità piccola, lontana dal capoluogo, come la vostra, fare teatro, stimolare l’entusiasmo ed esaltare il talento dei giovani, non importa se amatoriale o professionale, sia una bellissima esperienza, perché crea socialità e comunità, ed alimenta la voglia di impegnarsi – ha detto il presidente – Per questo abbiamo voluto un bando per restituire protagonismo agli spazi culturali e alle sale cinematografiche, che sono un pezzo di storia di una città».
Il governo regionale ha infatti stanziato due anni fa un fondo da cinque milioni di euro, tramite l’Assessorato regionale per i Beni culturali, appositamente per ammodernare i teatri comunali siciliani, e incentivare così le iniziative culturali e teatrali.
Il restauro del teatro di Bisacquino è fra i progetti ammessi al finanziamento ed ha ottenuto un contributo di 231 mila euro, ovvero il 77,74 per cento del contributo concedibile (rispetto al costo complessivo pari a 244 mila euro), integrato con il cofinanziamento del Comune per un importo di 13 mila euro. I lavori sono stati appaltati alla ditta aggiudicataria Nuovi Lavori srl con sede a Casteltermini (Ag) per un importo di 154 mila euro e avviati nel settembre 2020; il teatro, rimesso totalmente a nuovo, prevede al suo interno anche un percorso fotografico con documenti storici che ne raccontano l’evoluzione.
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