Convitto statale per audiofonolesi di Marsala a rischio chiusura, intervengono la Cgil e la Flc Cgil “Quarantasei bambini verranno privati dell’unica struttura di sostegno presente in Sicilia e ventiquattro lavoratrici e lavoratori della loro occupazione”
“E’ inaccettabile che i ragazzi audiofonolesi siano privati dell’ Istituto, unico in provincia di Trapani e in Sicilia, che offre loro assistenza educativa, didattica e terapeutica”.A intervenire sulla chiusura, prevista il prossimo anno, del Convitto statale per audiofonolesi di Marsala, in via Grotta del Toro, sono la Cgil e la Flc Cgil di Trapani che contestano fermamente la decisione di non garantire per il prossimo anno il personale attualmente in servizio.Il Convitto, gestito dalla regione con personale statale, conta oggi ventiquattro lavoratrici e lavoratori, che dal prossimo anno rischiano di ritrovarsi senza lavoro.”Ieri – dice il segretario provinciale della Flc Ignazio Messana – abbiamo incontrato la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Tiziana Catenazzo che si è detta disponibile a trovare soluzioni, anche se per scongiurare la chiusura del Convitto è indispensabile che la Regione chieda con forza allo Stato, visto che i dipendenti sono statali, di mantenere il personale”.La paventata chiusura del Convitto per audiofonolesi fa seguito a una serie di problemi che, negli anni, hanno portato alla riduzione dei fondi e del 50 per cento dell’organico, compresa, dal 2016, la mancata erogazione delle rette da parte del Comune di Marsala. “La chiusura del Convitto – dice la segretaria generale della Cgil di Trapani Liria Canzoneri – avrà serie ripercussioni sui quarantasei bambini audiofonolesi, privati di una importante struttura di sostegno, e sui ventiquattro dipendenti che resteranno senza lavoro. Auspichiamo – conclude – un intervento da parte della Regione e dello Stato perché è inaccettabile operare dei tagli su strutture di fondamentale importanza socio assistenziale”.
L’ufficio stampaMaria Emanuela Ingoglia