Alle manifestazioni contro la guerra in Ucraina questo Centro Studi aderisce proponendo la rilettura del Memorandum che Giuseppe Garibaldi dalla Reggia di Caserta rivolse alle Potenze d’Europa agitate dalle guerre, dopo l’epica impresa dei Mille, il 20 ottobre 1860: “ …Uno può chiedersi: perché questo stato agitato e violento dell’Europa? Tutti parlano di civiltà e di progresso? A me sembra invece, che eccettuandone il lusso, noi non differiamo molto dai tempi primitivi, quando gli uomini si sbranavano fra loro per strapparsi una preda. Noi passiamo la nostra vita a minacciarci continuamente e reciprocamente, mentre che in Europa la grande maggioranza, non solo delle intelligenze, ma degli uomini di buon senso, comprende perfettamente che potremmo pur passare la povera nostra vita senza questo perpetuo stato di minaccia e di ostilità degli uni contro gli altri, e senza questa necessità, che sembra fatalmente imposta ai popoli da qualche nemico segreto ed invisibile dell’umanità, di ucciderci con tanta scienza e raffinatezza.
Per esempio, supponiamo una cosa: Supponiamo che l’Europa formasse un solo stato. Chi mai penserebbe a disturbarlo in casa sua, chi mai si avviserebbe, io ve lo domando, turbare il riposo di questo sovrano del mondo?
Ed in tale supposizione, non più eserciti, non più flotte, e gli immensi capitali strappati quasi sempre ai bisogni ed alla miseria dei popoli per essere prodigati in servizio di sterminio, convertiti invece a vantaggio del popolo in uno sviluppo colossale dell’industria, nel miglioramento delle strade, nella costruzione dei ponti, nello scavamento dei canali, nella fondazione di stabilimenti pubblici, e nell’erezione delle scuole che tornerebbero alla miseria ed alla ignoranza tante povere creature che in tutti i paesi del mondo, qualunque sia il loro grado di civiltà, sono condannati all’egoismo del calcolo, e della cattiva amministrazione delle cassi privilegiate e potenti, all’abbrutimento, alla prostituzione dell’anima e della materia…”
Il Vice Presidente
Elio Piazza