Settimo giorno di guerra in Ucraina. Delegazione russa è partita per colloqui con Kiew. C’è attesa per i negoziati nella serata di oggi.
Il presidente ucraino Zelensky: “La Russia vuole cancellare l’Ucraina e la sua storia. Vuole cancellare tutti noi”.
Si media in tutto, ma si continua a bombardare in questa terra martoriata. Dolore angoscia e preoccupazione. Un conflitto incredibile, una guerra a ridosso nella quasi fine della pandemia. “C’è un ordine mondiale che rischia di saltare. Bisogna ricucire questo tessuto lacerato. Chi ama la pace, ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionale” sottolinea Padre Antonio Spadaro.
Immagini sempre più violente. “E’quasi tutto distrutto” dice il vice sindaco. Situazione drammatica.
Papa Francesco è andato personalmente a incontrare l’ambasciatore russo: “Qualcosa di inedito e di simbolico. E’ un gesto di forte valore diplomatico” dice Spadaro.
Intanto Papa Francesco invia primi aiuti sanitari. Sono 700mila i profughi, ma c’ è chi resta per lottare, per resistere. I bambini oncologici sono stati trasportati nei vecchi bunker dove sono state allestiste alla meno peggio terapie intensive. Famiglie con i loro bambini intrappolate in rifugi senza acqua, senza luce. Bambini che sentono solo il suono delle sirene. Bambini che muoiono. Una tragedia nella tragedia. Un dramma nel dramma.
Via libera di Biden a inviare 3000 soltati su fianco est Nato.
Dai media: a Mariulp si temono centinaia di vittime, nuovi bombardamenti sul centro di Kharkiv. Ultimatum russi a Konotop: resa o vi radiamo al suolo.