Angela Roberto ( presidente Archeoclub D’Italia Agrigento che è sul luogo): “ Atto gravissimo, un vero colpo al cuore. Parliamo di uno dei siti ambientali italiani più conosciuti nel Mondo. Si tratterebbe di ossido di ferro!”.
Rosario Santanastasio (Presidente Nazionale Archeoclub d’Italia): “Ci costituiremo Parte Civile”.
Pippo Cosentino ( Coordinamento Archeoclub D’Italia Sicilia ) : “Ci chiediamo come possa essere accaduto! Profondiamo il massimo sforzo ed invece c’è ancora tanto da fare”.
“La scala dei Turchi è stata imbrattata. Si tratta di un atto vandalico gravissimo, un vero colpo al cuore non soltanto per chi vive in questa zona ma per tutti. Parliamo di uno dei siti ambientali italiani più conosciuti nel Mondo. Si tratterebbe di ossido di ferro, materiale adatto a dipingere il cemento che sicuramente andrà a colorare la Marna per lungo tempo ma sul luogo ci sono le autorità competenti”. Lo ha dichiarato Angela Roberto, Presidente dell’Archeoclub d’Italia sede di Agrigento che in questo momento è sul luogo.
“L’Archeoclub Agrigento sul nascere ha dedicato la propria sede ai luoghi di Empedocle, facendo riferimento sia all’entroterra agrigentino ma soprattutto alla costa che va dalla foce del fiume Naro alla Scala dei Turchi! Empedocle stesso chiamava il suo mare “sudore della terra”. Nello specifico la costa che abbraccia i comuni di Porto Empedocle –Realmonte – ha proseguito Roberto – denominate Punta Grande e punta piccola, comprende in successione un geosito singolare di importanza mondiale, citato nelle riviste scientifiche e nell’enciclopedia Britannica, dove si possono leggere due ere geologiche risalenti a 3600000 anni fa; la villa romana con i suoi magnifici mosaici del primo secolo dopo Cristo, le Dune naturali con la sua magnifica macchia mediterranea fino ad arrivare ad una scogliera di Marna Bianca a strapiombo sul mare denominata Scala dei Turchi. L’era dei social ha propagandato così tanto questo sito per la sua straordinaria bellezza che spesso è stato preso d’assalto. Ma questo sito tanto bello quanto fragile ha rischiato e rischia il crollo per un turismo di massa senza controllo. Da un paio di anni la Scala dei Turchi è stata chiusa al pubblico, con una transenna.
Si è cercato con Archeoclub di portare un turismo culturale lento nel pieno rispetto della natura: così riprendendo un mito tutto siciliano ogni anno si saluta il Sole il primo giorno d’Estate proprio alla Scala dei Turchi. Si è proposto anche di far nascere un’area protetta che possa tutelare questo sito singolare, simbolo della Sicilia”.
Lo sconforto di Archeoclub D’Italia!
“Ci chiediamo come sia stato possibile che accadesse tenendo conto che l’area è interdetta. Facciamo tanto per preservare e valorizzare le tante cose belle, testimonianza della storia – ha dichiarato Pippo Cosentino, Coordinatore Archeoclub D’Italia Sicilia – dell’arte e della cultura dei nostri territori e poi accade tutto questo. Evidentemente c’è tanto da fare anche nel processo educativo e culturale. Siamo dinanzi ad un patrimonio ambientale prezioso, bello, invidiatoci dal Mondo intero”.
Archeoclub D’Italia pronta a costituirsi parte civile!
“Piena e ferma condanna su quanto è accaduto. Siamo pronti a costituirci parte civile – ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – perché da sempre ed in modo costante siamo in campo nella tutela del patrimonio culturale ed ambientale dell’Italia!”.