“Sorrisi alla Noce”, la mostra fotografica che narra il rapporto di sincera amicizia tra Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino a Comiso dal 13 novembre

“Sorrisi alla Noce”, la mostra fotografica che narra il rapporto di sincera amicizia tra Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino a Comiso dal 13 novembre

A conclusione del Festival “L’ingegnere di Babele”

Istantanee d’amicizia. Sono quelle che raccontano lo speciale rapporto che si era venuto a creare tra Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino, la genuina amicizia tra due importanti scrittori del Novecento, raccontata in 32 fotografie, alcune inedite, che sono state scattate, in più anni, tutte nello stesso luogo, la terrazza di contrada Noce, tra le campagne di Racalmuto, dove più volte in estate i due si sono dati appuntamento. Queste foto, scattate da Nino Catalano, compongono la mostra “Sorrisi alla Noce” che sarà inaugurata sabato 13 novembre alle ore 19 alla Fondazione Bufalino a Comiso, a chiusura del festival letterario “L’ingegnere di Babele” che da settembre ad oggi ha accompagnato pubblico ed esperti in un percorso di conoscenza ed approfondimento delle opere di Bufalino ma anche nelle varie relazioni che, in diversi ambiti, lo scrittore comisano ha avuto. All’appuntamento di sabato pomeriggio interverranno il presidente della Fondazione Bufalino, Giuseppe Digiacomo il suo direttore scientifico, Nunzio Zago, il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari e lo scrittore Vito Catalano che è tra l’altro il figlio dell’autore delle foto che appunto raccontano quegli incontri d’estate divenuti appuntamenti fissi in cui Sciascia e Bufalino parlavano di letteratura, di libri, di cinema, di cultura ma anche discussioni più amene come quelle che spesso capita di fare tra amici che si vogliono bene.

“Un appuntamento, quello tra i due scrittori, di straordinaria luminosità: la luce intensa del genio e della letteratura, ma attraversata dalla sfumatura crepuscolare di un tempo forse sul punto di finire, il tempo della civiltà della conversazione intelligente – spiega Vito Catalano – Negli anni Ottanta del Novecento, Bufalino e Sciascia erano due grandi scrittori che non amavano i salotti buoni, la mondanità, e si incontravano in una dimensione intima, dove il sentimento di un’amicizia vera, profonda, familiare, si intrecciava a una conversazione alta quale oggi è probabilmente impossibile ritrovare, ascoltare”. Una testimonianza fotografica di quei momenti che Vito Catalano ha vissuto da bambino e di cui sabato potrà raccontare altri momenti rimasti segreti di un dialogo colto ma a volte anche divertente. “Concludiamo con questa iniziativa il nostro festival “L’ingegnere di Babele” che ha vissuto varie tappe tra teatro, letteratura, poesia, musica, arte e adesso anche foto – spiega Giuseppe Digiacomo, presidente della Fondazione Bufalino – Sciascia e Bufalino fanno parte di quella temperie culturale che in quegli anni si è venuta a creare in Sicilia, in un contesto di grandi letterati, grandi narratori, grandi fotografi, grandi artisti. Riteniamo che riaccendere la luce sul loro rapporto speciale ci permetterà di tornare a quegli anni e avviare tutti insieme un’azione di rilancio culturale anche per il futuro”. La mostra fotografica sarà fruibile al pubblico dal 13 al 28 novembre 2021 tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00. La manifestazione gode del contributo del Comune di Comiso, dell’Assemblea Regionale Siciliana, dell’Assessorato Regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana.