Domani, 1 ottobre alle 12, i ragazzi della comunità Zisa Danisinni presenteranno la loro “opera collettiva” alla fattoria sociale
Si chiama “#nonsonounmurales. Segni di comunità” ed è il tema della Giornata Europea promossa da Acri, l’associazione che riunisce le fondazione di origine bancaria.
Sarà una festa che si svolgerà domani, contemporaneamente in 120 luoghi d’Italia. A Palermo, protagonisti di questa giornata saranno i ragazzi della Comunità Educante Evoluta Zisa Danisinni, scelta da Fondazione Sicilia per il suo alto valore simbolico. Simbolico è anche il luogo in cui verrà scoperto il murales, frutto di un lavoro di squadra e simbolo della ripartenza: un muro della fattoria di Danisinni.
Domani, 1 ottobre, alle 12 alla fattoria sociale, i ragazzi sveleranno il murales, risultato di un lavoro collettivo. Parteciperanno l’assessore alla Scuola del Comune di Palermo, Giovanna Marano, il presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore e i rappresentanti degli istituti scolastici e degli altri enti aderenti alla Comunità Educante Zisa Danisinni.
“Un segnale di rinascita che ci auguriamo ci porti sempre più lontano dall’emergenza pandemica, ma anche una riflessione su come sia importante il lavoro di squadra, a tutti i livelli. Questi mesi – commenta il presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore – ce lo hanno dimostrato. Fondazione Sicilia è molto legata al territorio di Danisinni, su cui è intervenuta e sta intervenendo con progetti concreti: è un luogo troppo a lungo trascurato diventato un esempio virtuoso di iniziative dal basso”.
Dopo il progetto “Risuona Italia”, che ha visto l’anno scorso la partecipazione del coro della Comunità Educante Evoluta Zisa Danisinni a Palazzo Branciforte, quest’anno andrà in scena il territorio.
Il progetto “#nonsonounmurales – Segni di comunità” è la valorizzazione di un luogo attraverso un lavoro di gruppo dei ragazzi, che hanno reinterpretato in chiave personale uno stencil creato per l’occasione dallo street artist LDB.
L’obiettivo è ancora una volta un segnale di ripartenza, attraverso la sensibilizzazione della comunità a prendersi cura del territorio, dei giovani e dei soggetti più fragili innescando percorsi di partecipazione e di solidarietà.