Sono trentanove le aziende siciliane operanti nel settore dell’agroalimentare presenti alla ventesima edizione di Cibus, la fiera internazionale dell’agroalimentare che si chiude oggi a Parma.
L’area collettiva di esposizione, organizzata dall’assessorato Attività produttive della Regione Siciliana nell’ambito dell’Azione 3.4.1 del Po Fesr Sicilia 2014-2020, vede in prima fila realtà imprenditoriali da tutta l’Isola con una vasta gamma di prodotti regionali, dall’olio al vino sino al cioccolato, al torrone e poi ancora i conservati di pesce, i cereali e i salumi.
«La presenza siciliana al Cibus di Parma – spiega l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano – assume un valore particolare considerato che si tratta della prima grande fiera internazionale a ripartire in presenza in Italia da quando è iniziata la pandemia. Il governo Musumeci ha voluto fortemente la ripresa dell’attività di promozione, con il varo di un denso calendario fieristico fino al mese di dicembre, per dare un segnale di concreta vicinanza alle imprese siciliane duramente provate dal blocco di oltre un anno di tutte le manifestazioni nazionali e internazionali. Si tratta quindi di un nuovo inizio. Nei prossimi mesi ci auguriamo di poter programmare nuovi appuntamenti per il 2022».
Tra pochi giorni l’agroalimentare siciliano avrà un’altra importante vetrina all’interno della 33esima edizione del Salone internazionale del biologico e del naturale “Sana” che si terrà a Bologna dal 9 al 12 settembre. Saranno 24 le aziende presenti alla manifestazione negli spazi messi a disposizione dall’assessorato.
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