La direzione generale dell’Asp di Trapani, replica con una nota alle dichiarazioni del sindaco di Marsala, Massimo Grillo, apparse sui social e su qualche testata giornalistica, in riferimento alla situazione del Pronto soccorso dell’ospedale Paolo Borsellino di Marsala.
In particolare, si legge nella nota, “Nella piena considerazione delle singole prerogative è da ritenersi che il comportamento del sindaco vada oltre le proprie competenze istituzionali, nonché sia stato compiuto in violazione della normativa sulla privacy.
La direzione, quindi, nello stigmatizzare l’accaduto, con particolare riferimento alla divulgazione sui social di immagini riservate, comunica di aver dato incarico ad un legale di fiducia per valutare eventuali azioni a tutela dell’immagine aziendale e di avere avviato un’indagine interna finalizzata a verificare quanto denunciato dal sindaco di Marsala”.
Si precisa, inoltre, che “Tutti i presidi ospedalieri provinciali, e non solo quello di Marsala, sono stati interessati da una revisione dei propri assetti organizzativi per poter garantire le cure ai pazienti covid e non covid.
In questo periodo di grave emergenza pandemica l’azienda sta affrontando tutte le necessità assistenziali e di prevenzione organizzando al meglio il proprio personale e cercando di potenziare gli organici, storicamente carenti in alcune specialità mediche per l’oggettiva difficoltà a reclutare nuovi dirigenti medici.
La pressione e lo stress a cui l’azienda è sottoposta da oltre un anno rendono in alcuni casi ancor più evidenti queste criticità organizzative; tuttavia definire il Pronto soccorso di Marsala una “realtà da sottosviluppo’” non è veritiero ed è ingeneroso verso tutti coloro che si stanno prodigando da molti mesi, a cui va tutta la gratitudine della direzione.
Pertanto, fermo restando che è in corso di verifica quanto segnalato, la direzione dell’Asp evidenzia ancora una volta l’importanza di abbandonare logiche di contrapposizione campanilistica tra ospedali della provincia.
Per innalzare il livello qualitativo dei servizi sanitari nella nostra provincia occorre infatti proseguire nel percorso di costruzione di una rete clinica d’eccellenza, mettendo a sistema l’offerta assistenziale dei vari presidi ospedalieri in una logica di integrazione e non di contrapposizione.
È un percorso obbligato se vogliamo rendere attrattive le nostre strutture per i giovani medici e fare in modo che i concorsi non vadano deserti”.