Una iniziativa promossa dall’Associazione nazionale comuni italiani, con l’obiettivo di rendere il Milite Ignoto cittadino di tutta Italia, è stata sposata dall’ amministrazione comunale di Paceco ed ha ricevuto l’approvazione del Consiglio comunale.
Nella scorsa seduta, l’ultima della sessione ordinaria convocata dal presidente Gaetano Rosselli, la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto è stata approvata all’unanimità dai nove consiglieri presenti, tra maggioranza ed opposizione, in attuazione di un’iniziativa sostenuta anche dalla Caserma dei Carabinieri e dall’Associazione Bersaglieri.
L’Anci, in particolare, ha sollecitato tutti i comuni italiani ad assegnare la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, in modo che il simbolo dei caduti di tutte le guerre diventi anche il cittadino di tutta Italia.
Il progetto è promosso in occasione del centenario della traslazione del Milite Ignoto, avvenuta il 4 novembre 1921 ha spiegato l’assessore Michele Ingardia, prima della votazione dell’atto deliberativo, ricordando che il Milite Ignoto rientra nella simbologia che appartiene alla nostra identità nazionale, ed è importante continuare a tener viva la memoria, trasmettendola alle future generazioni in questa chiave di lettura, perché il Milite Ignoto, insieme al tricolore e all’inno nazionale, è tra i simboli più identificativi e aggregativi della nostra Repubblica.
Nella storia di Paceco ha proseguito l’assessore ci sono stati tanti giovani che hanno sacrificato la loro vita nei conflitti mondiali, alcuni spesso ricordati con memorie o intitolazioni di vie cittadine, altri sono rimasti militi ignoti. In questa occasione voglio ricordare il soldato Leopoldo Muraca, caduto sul territorio francese in giovanissima età: non potrò mai dimenticare le lacrime di mia nonna Maria quando raccontava di suo fratello Dino e di cosa significò per la sua famiglia ricevere la cartolina con su scritto morto in combattimento. Per me ha concluso questa cittadinanza onoraria conferisce il giusto onore e rispetto al soldato Leopoldo Muraca e a tutti quelli che, come lui, dovranno essere ricordati dalle generazioni future per continuare a dare un senso al loro sacrificio.2