Ancora tre settimane per ottenere il finanziamento di progetti volti al contrasto delle povertà educative. L’assessorato regionale all’Istruzione, guidato da Roberto Lagalla, ha riaperto i termini per presentare le proposte di attività e laboratori finalizzati a ridurre la percentuale di Neet (giovani che non studiano e non lavorano) in Sicilia, promuovendo l’inclusione sociale attraverso l’educazione alla legalità e alla cultura. Un obiettivo su cui punta il governo Musumeci con l’avviso “No more Neet”, finanziato con 3 milioni di euro del Pon Legalità 2014-2020, per avviare percorsi formativi rivolti a giovani tra i 14 e i 25 anni, residenti o domiciliati in Sicilia, in particolare studenti di istituti con rilevanti rischi di dispersione o devianza, in situazione di disagio socio-economico, prevedendo anche l’ammissione di giovani stranieri o appartenenti a minoranze etniche, religiose o linguistiche.Potranno presentare i progetti le Associazioni temporanee di scopo o gli Accordi di rete, composti da un capofila (organismi di Terzo settore oppure diocesi, parrocchie e istituti o enti religiosi riconosciuti) e con un obbligo di partenariato con istituti scolastici secondari di secondo grado pubblici, istituti di Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam), Università pubbliche, statali e non statali.Le istanze potranno essere presentate fino alle ore 24 del 20 luglio 2021, al dipartimento regionale dell’Istruzione, dell’Università e del Diritto allo Studio – Servizio X, inviandole all’indirizzo Pec dipartimento.istruzione@certmail.regione.sicilia.it, secondo le modalità indicate nel bando pubblicato sul sito internet del dipartimento, sezione “decreti dirigenziali”, a questolink.
Ogni progetto può avere un costo massimo di 60 mila euro, può prevedere non più di quattro interventi attuativi (laboratori), deve includere un numero di allievi compreso tra 15 e 25 e dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2022.
at/cg