Comuni siciliani sempre più digitali. Wi-fi pubblico nelle piazze, nascita di centri di democrazia partecipata, informatizzazione del processo civile, erogazione di servizi digitali avanzati da parte della pubblica amministrazione mediante l’uso di Spid e PagoPa. E ancora, adozione di piattaforme informatiche condivise negli enti locali e razionalizzazione delle banche dati pubbliche. Sono questi alcuni degli interventi che potranno essere attuati in Sicilia grazie alla chiamata a progetto disposta dall’Autorità regionale per l’Innovazione tecnologica, facente capo all’assessorato regionale all’Economia. Si tratta di interventi destinati a 142 enti locali facenti parte di alcuni Gal (Gruppi di azione locale) siciliani. Le risorse ammontano 8 milioni di euro, a valere sulle azioni 2.2.1, 2.2.3 e 2.3.1 del Po Fesr 2014-2020 per lo sviluppo locale di tipo partecipativo .
«Le proiezioni sullo sviluppo locale dell’Agenda digitale – spiega l’assessore all’Economia, Gaetano Armao – consentono di investire oltre 8 milioni di euro per progetti di informatizzazione dei Comuni siciliani. L’Agenda digitale regionale – aggiunge Armao – con oltre 288 milioni di euro impegnati nella realizzazione di infrastrutture e servizi, pone la Sicilia all’avanguardia nella trasformazione digitale in Europa».
Questi i 12 Gal che hanno partecipato a un percorso negoziale sugli interventi da attuare e ai cui Comuni è destinata la chiamata a progetto: Gal Eloro (5 Comuni), Gal Etna (8 Comuni), Gal Etna Sud (5 Comuni), Gal Golfo di Castellammare (8 Comuni), Gal Kalat (6 Comuni), Gal Nebrodi Plus (21 Comuni), Gal Rocca di Cerere (17 Comuni), Gal Sicani (17 Comuni), Gal Sicilia Centro Meridionale (13 Comuni), Gal Terre di Aci (5 Comuni), Gal Terre del Nisseno (17 Comuni), Gal Terre Normanne (20 Comuni).
Le domande di partecipazione potranno essere presentate da giugno. Il termine ultimo è il 15 luglio 2021.
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