Nuovo appuntamento con il ciclo #presentazioniedizionimuseopasqualino.
Oggi, martedì 20 aprile alle ore 18, in diretta streaming dalla pagina Facebook e Youtube del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, si terrà la presentazione del libro Miti, culti, saperi. Per un’antropologia religiosa della Mesopotamia antica a cura di Claus Ambos e Gioele Zisa, pubblicato dalle Edizioni Museo Pasqualino.
Intervengono Claus Ambos (Julius-Maximilians-Universität Würzburg), Ignazio E. Buttitta (Università degli Studi di Palermo), Lorenzo Verderame (Sapienza Università di Roma) Gioele Zisa (Università degli Studi di Palermo).
Modera Rosario Perricone (direttore delle Edizioni Museo Pasqualino).
Link per la diretta:
www.facebook.com/museoantonio.pasqualino
www.youtube.com/channel/UCB4FEyRenKlkSNrgVi-SCkw
Miti, culti, saperi. Per un’antropologia religiosa
della Mesopotamia antica
Gli approcci teorici e metodologici dell’antropologia culturale e sociale sono divenuti da tempo indispensabili per lo studio dell’antichità classica, tanto da poter parlare di un’antropologia storica del mondo antico.
Al contrario, per ciò che concerne le culture del Vicino Oriente antico il dialogo tra storici e filologi da una parte e antropologi dall’altra è stato meno praticato. Diverse sono le ragioni di questo mancato confronto, prima fra tutte un corpus testuale cuneiforme plurilingue in gran parte ancora inedito e caratterizzato da difficoltà filologiche che lo rendono di fatto inaccessibile ai non specialisti.
Questo volume vuole, dunque, contribuire ad arricchire il dibattito e il confronto tra antropologi e studiosi del Vicino Oriente antico. Esso comprende contributi che coprono un ampio spettro cronologico, dal III al I millennio avanti Cristo, e che riguardano le culture della Mesopotamia antica a partire dalle fonti sia in lingua sumerica che in quella accadica.
Tra i temi oggetto di analisi: il rapporto tra mitologia e ideologia regale e la capacità d’azione della parola nel contesto rituale nel mondo sumerico; l’interconnessione tra mondo divino, umano e naturale nel pensiero religioso mesopotamico letto alla luce del dibattito dell’antropologia ecologica e della “svolta ontologica”; il rituale come mezzo di comunicazione tra mondo umano ed extraumano (rito per l’attivazione della statua di culto, offerte e sacrifici); la natura dei demoni; la materialità delle pratiche religiose; la visione del passato e la sapienza vicinorientale.