«Lo sviluppo della Valle del Belice passa dalla valorizzazione dell’esistente. E i ruderi dell’abitato di Poggioreale potrebbero diventare una preziosa opportunità per questa zona». Questo l’obiettivo che il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha voluto prospettare stamane dopo una breve visita al sito in cui sorgeva il centro abitato di Poggioreale, raso al suolo dal terremoto del 1968.
In compagnia del presidente dell’Ars Gianfranco Micciché, del capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina e dell’architetto Mario Cucinella, il governatore ha incontrato il sindaco di Poggioreale, Mimmo Cangelosi, al quale ha sintetizzato l’ambizioso progetto, che sarà formalizzato a giorni con apposito atto deliberativo.
«L’obiettivo – ha spiegato Musumeci – è fare del vecchio abitato sia una sorta di “laboratorio” a cielo aperto per gli studiosi di sismologia e dei tecnici del settore, sia una meta per la didattica e, al tempo stesso, un campo di esercitazioni per il volontariato di protezione civile. Un progetto originale, forse fra i pochi in Europa, che potrebbe anche offrire opportunità di valorizzazione delle realtà territoriali e di sviluppo per le comunità locali».
Il presidente della Regione e il sindaco si sono dati appuntamento nei prossimi giorni per mettere a punto il cronoprogramma delle procedure amministrative, da verificare con altri enti ed istituzioni per eventuali ostacoli normativi, e per regolamentare l’iniziativa. Il progetto e le risorse necessarie sarebbero a carico della Regione Siciliana che conta di coinvolgere, nella fase gestionale, anche il dipartimento nazionale di Protezione civile, il ministero dell’Università e della ricerca e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
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