Gioved’ 24 Dicembre a mezzzanotte la “Natività cancellata” di Emilio Sgroi dall’Oratorio di San Lorenzo in diretta streaming creata per Next

Gioved’ 24 Dicembre a mezzzanotte la “Natività cancellata” di Emilio Sgroi dall’Oratorio di San Lorenzo in diretta streaming creata per Next

Giovedì 24 dicembre a mezzanotte si inaugura, in streaming sul canale youtube, dall’Oratorio di San
Lorenzo (via Immacolatella, 5), la “Natività cancellata” di Emilio Isgrò creata per Next.
https://www.youtube.com/channel/UC9ocKi2bsJd8gqCdrnmBugg

Giunta alla sua XI edizione, la rassegna si propone di andare oltre l’insanabile vuoto lasciato dal furto
della tela di Caravaggio, invitando gli artisti ad elaborarne una loro originale versione.
A distanza di oltre quattro secoli, Emilio Isgrò ci offre la sua personale riflessione sul tema,
misurandosi con il grande artista di fama universale sul tema della Natività, utilizzando la propria
cifra stilistica. Le magnifiche sculture in stucco di Giacomo Serpotta divengono la quinta scenica in
grado di evocare il miracolo della creazione e della rinascita attraverso l’arte contemporanea.
L’opera, prodotta per Next, su un’idea dell’associazione Amici dei Musei Siciliani, realizzata con il
sostegno della Fondazione Sicilia e dell’Assessorato regionale ai Beni e all’Identità culturale sarà
inaugurata al pubblico il 4 aprile e rimarrà in esposizione fino al 17 ottobre 2021, 52° anniversario
del trafugamento della “Natività. Questo clamoroso furto è unanimemente considerato un crimine
contro l’umanità e ancora oggi si tenta, forse non invano, il recupero della tela inserita dall’FBI al
secondo posto della “Top Ten Art Crimes”.
“Non sarà la mafia a cancellare la Natività e non sarà il Covid a cancellare il Natale; abbiamo voluto
chiamare il grande maestro siciliano delle cancellature Emilio Isgrò per restituire valore di
autenticità artistica a un capolavoro che ha subito una cancellazione così violenta. L’arte è più forte
della mafia e del virus, ha la forza di nascere e rinascere dalle sue ceneri come una meravigliosa
araba fenice; nessuno meglio di Isgrò poteva interpretare questo momento attraverso il suo
personale stile che, se da un lato sottrae dall’altro crea, e questa nuova creazione rappresenterà un
chiaro messaggio di speranza.” dice Bernardo Tortorici di Raffadali, Presidente degli Amici dei Musei
Siciliani.