“Abbiamo ottenuto impegni chiari da parte dell’Assessore Turano in favore del mondo dell’artigianato”. Si dice soddisfatto Francesco Cicala, Segretario provinciale CNA Trapani, in merito all’incontro avvenuto ieri, venerdì 27 novembre, con l’Assessore regionale alle Attività Produttive.
“Finalmente abbiamo avuto modo di farci portavoce, in presenza, delle richieste degli imprenditori del nostro territorio- dice Cicala- e di avanzare le nostre proposte per agevolare la ripresa economica”.
Il primo risultato ottenuto riguarda la richiesta di alcuni artigiani della città di Trapani di poter insediare le proprie attività nei capannoni dismessi nella zona ASI, Area Sviluppo Industriale.
“Sembra incredibile- dice Cicala- ma anche in questo momento di grande crisi, ci sono imprenditori lungimiranti che hanno voglia di investire e mettersi in gioco”.
“Abbiamo chiesto a Turano- continua- che venisse superata la limitazione contenuta nel regolamento ASI che impedisce agli artigiani di potersi insediare nella zona industriale. In tal senso, ci è stato assicurato che il regolamento verrà modificato proprio per permettere l’affitto e/o la vendita dei capannoni dell’area anche agli artigiani. Riteniamo che questo possa essere un importante passo per favorire le imprese, oltre che per riqualificare l’area”.
L’incontro è stato propizio anche per sollecitare l’erogazione delle somme dovute alle imprese dal fondo rotativo CRIAS, Cassa regionale per il credito alle imprese. “Le pratiche approvate, deliberate nel 2019, non hanno mai trovato riscontro concreto nell’erogazione delle somme, anche a causa delle varie criticità e vicissitudini che hanno interessato il fondo CRIAS (l’istituto è commissariato). Turano ci ha rassicurati che sono state individuate delle somme incrementali per la CRIAS, e che le risorse verranno erogate entro dicembre 2020”.
Per l’ennesima volta, la CNA Trapani ha inoltre richiesto alla Regione che si attivi per dare ristoro economico a quelle attività produttive- quali fotografi, autolavaggi e tintolavanderie- che sebbene nell’ultimo periodo non siano state interessate direttamente dalle chiusure, risultano particolarmente danneggiate dall’emergenza sanitaria ed economica, anche in ragione delle “risorse troppo limitate destinate loro dai provvedimenti del governo”.
In merito alle risorse (37 milioni di euro l’anno destinati dallo Stato alle piccole e medie imprese siciliane, bloccati da quasi 10 anni a causa di procedimenti legislativi mai conclusi) finalmente sbloccate grazie alla perseveranza di CNA Sicilia che ha portato all’approvazione di un decreto legislativo del Consiglio dei Ministri, CNA Trapani ha proposto che vengano destinate alle imprese come contributi in conto interesse e contributi in conto capitale, applicando la legge 949 del 1952, che rappresenta uno strumento per sostenere lo sviluppo delle imprese artigiane.
“Se così destinate, darebbero respiro alle imprese in termini di liquidità, e potrebbero essere opportunità di investimento per chi, anche in piena crisi, ha la visione di nuovi mercati e nuovi scenari per alimentare l’economia del territorio”.
“Continueremo a confrontarci ed a sostenere con proposte l’attività dell’assessorato- conclude Cicala- e ad assicurarci che gli impegni presi divengano fatti concreti, oltre che ad ascoltare e farci portavoce delle problematiche e richieste degli imprenditori e artigiani con cui ci interfacciamo giornalmente”.