Nella giornata del 27 ottobre 2020, i Carabinieri della Stazione di Campobello di Mazara, guidati dal Mar. Magg. Fiorentino, hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di furto aggravato e di diversi reati ambientali in concorso, due fratelli sorpresi a prelevare sabbia rossa da un fondo di proprietà privata.
Alle 7.30 del mattino una pattuglia della Stazione Carabinieri di Campobello, nel corso di un servizio di controllo del territorio, nel transitare nella Località di Bosco Angilluffo, ha notato che, nel terreno ricadente nella zona agricola del “Parco Delle Cave” – soggetta a vincolo paesaggistico, vi erano alcuni mezzi pesanti che, trasportando sabbia rossa, uscivano da una strada sterrata per raggiungere quella statale.
I militari, insospettiti dalla circostanza, hanno deciso di svolgere ulteriori controlli, per tanto, dopo aver raggiunto il luogo interessato, hanno chiesto alle due persone presenti le autorizzazioni per le attività che stavano compiendo. I due soggetti, identificati in Bianco Pietro, cl.72 e Bianco Alberto, cl.69, castelvetranesi ed entrambi gravati da precedenti di polizia, non solo non producevano la documentazione richiesta, ma fornivano risposte non circostanziate da dati di fatto. Data la situazione poco chiara, i militari hanno condotto i fratelli presso gli uffici della Stazione di Campobello di Mazara dove sono state avviate una serie di verifiche finalizzate ad individuare la proprietà dell’area oggetto del controllo oltre alla legittimità dei lavori di estrazione in atto. Gli accertamenti condotti dai militari dell’Arma hanno permesso di verificare che il proprietario del fondo era totalmente ignaro di quanto stava accadendo, per tanto è stato subito invitato a formalizzare la denuncia per il reato di furto aggravato.
Concluse le formalità di rito, i due fratelli sono stati dichiarati in arresto e tradotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari mentre i mezzi pesanti utilizzati, un camion e un escavatore, sono stati sequestrati.
Nella giornata di ieri, il Giudice lilybetano, condividendo pienamente l’operato dei militari dell’Arma, ha convalidato l’arresto dei due soggetti, sottoponendo entrambi alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Castelvetrano.