Venerdì 9 ottobre alle 18.00 nella Chiesa di San Giovanni
Battista in Boeo di Marsala, il Capitano Bartolo Taglietti, Comandante del Nucleo
Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, consegnerà al direttore del Parco
Archeologico Lilibeo, Enrico Caruso, un prezioso dipinto ad olio del settecento, che era
stato trafugato dalla stessa chiesa nel febbraio del 1984.
Il dipinto, un olio su tela raffigurante un puttino, è un frammento sezionato da una
grande pala d’altare che rappresentava la “Madonna, con Bambino, Santi e Cherubini”.
“La restituzione del dipinto che era stato trafugato dalla Chiesa di S. Giovanni Battista al
Boeo, proprietà demaniale del Parco Archeologico di LiIibeo – sottolinea l’assessore dei
Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – è un segno di grande
attenzione verso il patrimonio culturale della nostra Isola e un’importante testimonianza
della presenza delle istituzioni a fianco di una comunità. È il ritorno di un figlio strappato
agli affetti della gente che l’ha custodito, ammirato, considerato parte della propria storia. Il
Governo Regionale, attraverso l’assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana – dice
l’assessore Samonà – esprime grande apprezzamento per l’azione di costante controllo
sul territorio svolta dalle forze dell’ordine che hanno consentito negli anni la restituzione di
molte opere rubate”.
“La riconsegna del prezioso frammento settecentesco contribuisce a restituire al
monumento una visione più compiuta della sua complessa e stratificata importanza storico-
artistica e archeologica, già comprovata dai numerosi restauri del secolo scorso. La chiesa,
che è nota per la presenza della Grotta della Sibilla, – evidenzia Enrico Caruso,
direttore del Parco Lilibeo – è il paradigma della storia stessa di Marsala e dell’intera
Isola dal momento che in origine era parte delle proprietà della Chiesa di S. Maria della
Grotta di Marsala-Palermo, dell’Ordine greco di S. Basilio”.