720 giorni dopo il crollo del Morandi, oggi a Genova l’inaugurazione del Ponte “San Giorgio” ha avuto inizio con l’inno d’Italia, poi la lettura dei 43 nomi delle vittime e le
note del silenzio. E’ iniziata oggi 14 agosto nel segno della memoria la cerimonia di inaugurazione del nuovo ponte Genova San Giorgio. Ad inaugurare il ponte sul Polcevera è stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, assieme al premier Giuseppe Conte. Nel giorno dell’inaugurazione Mattarella ha voluto
fortemente incontrare i familiari delle vittime: subito dopo l’arrivo all’aeroporto è andato in Prefettura dove ha avuto un incontro privato con il Comitato delle persone che hanno perso i loro cari nella tragedia. Con loro ha parlato di una “ferita che non si rimargina”. ” Ci tenevo a incontrarvi prima della cerimonia del Ponte per sottolineare pubblicamente e in maniera evidente che la ferita non si rimargina e che il dolore non si dimentica e che la solidarietà non viene meno in alcun modo. E condivido la vostra scelta di vederci in Prefettura e non sul ponte non perchè l’inaugurazionr non sia importante, lo è per la citta natutalmente, ma perchè quest’incontro è un’occasione raccolta, non di frastuono. Le responsabilità non sono generiche – ha detto Mattarellla – hanno sempre un nome e un cognome, sono sempre frutto di azioni o di omissioni” ed “è importante ci sia un’azione severa e rigorosa di accertamento delle responsabilità”. Un incontro breve, ma intenso poi il Capo dello Stato si è diretto verso la Valpolcevera per la cerimonia di inaugurazione.
Sul ponte sono arrivati tutti i rappresentanti delle istituzioni.
Gli ospiti, tra cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, il presidente della Camera Roberto Fico sono sistemati tutti sotto il tendone. Presenti anche diversi ministri, tra questi la titolare delle Infrastrutture Paola De Micheli. Sul ponte anche il governatore Giovanni Toti, il sindaco e commissario alla ricostruzione Marco Bucci e l’architetto e senatore a vita Renzo Piano, che ha disegnato il nuovo ponte. E’ risuonata la canzone di Fabrizio De André Creuza de ma, rivista da 18 artisti italiani per volere di Dori Ghezzi.
Ai familiari delle vittime si è rivolto anche il sindaco commissario Bucci sottolinenado che “queste cose non devono succedere mai più”. Il presidente del Consiglio ha evidenziato invece che “è ancora troppo acuto, tangibile il dolore della tragedia che si è consumato in questo luogo”, ma ha anche richiamato la “volontà di ricomporre cio che è stato spezzato” dicendo che “Genova deve ripartire e lo fa da qui”, dal ponte di Genova che “è un’opera mirabile frutto del genio italico, di una virtuosa collaborazione tra politica, amministrazione locale, impresa e lavoro” e anche “la dimostrazione che il nostro paese sa rialzarsi, sa tornare a correre”. Conte ha anche ricordato il tema delle concessioni autostradali. “Il governo ha ritenuto doveroso promuovere e condurre un processo di contestazione degli inadempimenti che hanno causato il crollo del ponte – ha detto – e recentemente si è concluso con la ridefinizione dei termini della convenzione, riportando in equilibrio il rapporto concessorio, con la possibilità di garantire investimenti e maggiore sicurezza a tutti i cittadini”. “Stiamo lavorando- ha aggiunto- anche per ridefinire la governance. Il nostro obiettivo fondamentale è tutelare sempre l’interesse pubblico, che non è stato garantito adeguatamente dalla struttura regolatoria delle precedenti concessioni”.
Poi il suono delle sirene delle navi e sul ponte il passaggio in volo delle Frecce Tricolori che hanno disegnato in cielo i colori della bandiera italiana e di quella genovese di San Giorgio. E con il taglio del nastro tricolore Conte ha inaugurato ufficialmente il ponte.